Come diventare ''delinquenti'' per dei link su internet...

22 Settembre 2009   19:33  
Questa è una lettera aperta, che verrà inviata a chi di dovere, ma la pubblichiamo per questioni di assoluta trasparenza e costante informazione sull’evolversi della protesta che dalla rete è partita in seguito al provvedimento di sequestro cautelativo del portale www.youandus.it (datato 3 settembre 2009), disposto da un provvedimento congiunto della Gdf - Polizia Nucleo Polizia Tributaria di Venezia e della procura della Repubblica di Ancona.


  • IL FATTO:
Nella mattinata dello scorso 3 settembre, nella home page del portale appare la schermata verde di “sigillo”, che informa del sequestro di YouandUs, per la “Violazione dell’articolo 171 1°comma lettera a) bis, della legge numero Legge 633 del 1941 sui diritti d’autore”.
  • COSA HA SEMPRE PROPOSTO YOUANDUS? La risposta è semplicissima: LINK! ...avete capito bene, una raccolta di link a siti esterni facilmente reperibili in rete, tramite qualsiasi motore di ricerca.You...& Us non ha mai caricato sul proprio server, nessun file: i link pubblicati rimandavano ad un sito hosting esterno nella fattispecie "Megavideo", "Veoh" e non ad una pagina interna del sito stesso.
  1. Unica fonte di “guadagno”, servizio AdSense di Google;
  2. Nessun contenuto è MAI stato accessibile a pagamento;
  3. Contenuti sempre rigorosamente in qualità deteriorata, e NON SCARICABILE.
  • LE PERPLESSITA’:
I “siti fonte” citati, risultano tutt’ora attivi, mentre per YouandUs viene preso come capro espiatorio. Questo è quantomeno paradossale, ma da più parti si sente un tipicamente attuale e italico inneggiare alla furbizia.
Il caso di YouandUs crea un pericolosissimo precedente: chiunque, potrebbe essere denunciabile, imbavagliato.

Seguendo la logica, sarebbe sufficiente pubblicare in un blog, in un sito, in una pagina Facebook, spezzoni di film, video a canzoni o tracce audio politici, per ritrovarsi al centro di un avviso di garanzia.

  • LE ASSURDITA’:
Ricordiamo inoltre, che nel marzo del 2006 i due siti coolstreaming.it e calciolibero.com, vennero dissequestrati (vedi anche fonti Repubblica.it, La Stampa.it) in quanto venne riconoscita l'infondatezza dell'accusa iniziale e che il segnale delle partite veniva semplicemente diffuso in internet da emittenti che avevano regolarmente acquisito i diritti da SKY.

Semmai tali emittenti avrebbero dovuto prendere accorgimenti per evitare di diffondere globalmente programmi di cui avevano acquisito i diritti a livello locale. I due "criminali" in ogni caso, avevano semplicemente due siti ove gli utenti ricercavano i nomi delle emittenti che avrebbero trasmesso gli eventi.


Abbiamo trovato altra testimonianza molto simile alla vicenda di YouandUs che di seguito vi riportiamo:


A scrivere è l’amministratore del blog http://spillo.altervista.org. In una pagina interna, questa: http://spillo.altervista.org/spillo/home2.htm , il blogger racconta:

“Da 10 anni ho un sito formato solamente da links ad altri siti esteri che contengono album musicali, ma la magistratura ha aperto lo stesso un procedimento penale nei miei confronti per "la diffusione in pubblico, con uso non personale e per fine di lucro, di materiale informatico protetto da diritto di autore". La ormai tristemente famosa legge Urbani prevede per questo fino a 4 anni di carcere, la confisca del pc, una ammenda fino a 15.000 euro e la pubblicazione, a mie spese, sui maggiori giornali italiani della notizia che sono un delinquente, un cancro per questa società così pulita e giusta.


Ho superato i 50 anni, ho prestato servizio per 25 anni nella Polizia di Stato ritenendo che i delinquenti sono quelli che uccidono i ragazzi con la droga e con le armi, quelli che stuprano le donne, quelli che fanno i soldi sulla pelle degli altri, ma evidentemente non è più così. Catalogavo musica per hobby, musica vecchia, prevalentemente italiana di cui oramai si è quasi persa la memoria e, senza nessun guadagno personale, la portavo a conoscenza delle persone più mature per le quali rappresenta un piacevole ricordo e dei più giovani che neppure la conoscono, ritenendo anche di aiutare gli artisti a far conoscere il loro prodotto, ma non avevo fatto i conti con il potere di chi fa i miliardi sfruttando gli artisti stessi.


Io non credo che questo si possa considerare un reato e fino a quando non vedrò la sentenza di un Giudice che affermarà il contrario continuerò a mantenere l'hobby del mio sito. Non accetto intimidazioni dal "Potere" e non mi considero un delinquente, se a qualcuno non sta bene che su Internet si trova anche della musica gratuitamente che facciano chiudere i provider (se ne sono capaci) o, meglio ancora, che usino le Forze dell'Ordine per dare la caccia ai Dialer che estorcono con l'inganno somme ingenti ai navigatori sprovveduti per scaricare gli mp3. Per quel che mi riguarda non faccio altro che indicare dove si può reperire in rete determinato materiale che è già presente su internet. Il navigatore sa che se lo scarica entro 24 ore dal download lo deve cancellare oppure comprare l'originale, bla.... bla... bla....


Ora quello che più mi da fastidio è essere paragonato a un certo Silvio Berlusconi, indiziato di reati ben più seri del mio (anche lui innocente fino a prova contraria), e a casi come questi:


Prosegue ancora, l’autore del blog:

Sicuramente ora mi trovo in un mare di guai, gli avvocati e le sanzioni che dovrò subire mi costeranno cifre notevoli. Tu che frequenti il mio sito da sempre sei testimone che non ho mai chiesto soldi a nessuno per scaricare un mp3 e sai anche che non ho commesso nulla di male, ma sono solo una delle tante vittime di una legge ingiusta, ma purtroppo in vigore. Guarda le due foto sotto:


A sinistra, Giuliano Urbani, a destra, Silvio Berlusconi, il principale proprietario di case discografiche e cinematografiche in Italia. La sua filosofia è che se togli un solo cliente ai suoi negozi di cd (venduti a prezzi esorbitanti) la cosa è più grave (4 anni di carcere) di un falso in bilancio che può mettere sul lastrico migliaia di famiglie (reato depenalizzato da lui stesso).

A scanso di equivoci, visto che fortunatamente ancora non è stato soppresso, l'art. 21, atto I° della Costituzione Italiana dice: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione."

C’è molta amarezza politica, negli scritti del blogger, ma come dargli torto?

E’ QUESTA L’ITALIA CHE NON CI PIACE, QUELLA DELLE LEGGI AD PERSONAM E AD PISELLUM.

Per questo ci stiamo mobilitando, e siamo tanti: La pagina Facebook di YouandUs (http://www.facebook.com/YouandUs), ha fatto registrare finora 2247 adesioni, e non sono poche.

Anche in considerazione del fatto che gli iscritti aumentano costantemente, e tutti stanno diffondendo questo malessere diffuso. Espresso civilmente ma pur sempre malessere inquieto.

Gli stessi amministratori di YouandUs, sollecitano una riforma sostanziale della legge sulla tutela dei diritti d'autore, a scopo di sfruttamento economico dell’opera, anche per liberare molte di quelle opere dimenticate nei sottoscala delle case di produzione e distribuzione e poterle così restituire alla comunità mondiale.

Questo perché, chi ha dato vita al progetto YouandUs è sempre stato fermamente convinto della necessità di una maggiore diffusione dell’arte e dei saperi. Nonostante ciò è doverosa la tutela della paternità di un’opera e come giusto ed equo il riconoscimento economico per l’autore della stessa.

Ma, se non c’è chiarezza, non viene messa a punto una riforma in materia, se si applicano “punizioni esemplari” che colpiscono ESCLUSIVAMENTE un portale che riporta semplicemente dei link e non a fine di lucro, come ci si deve comportare?

Ribadiamo questa riflessione per lo stesso motivo, dovremmo essere punibili TUTTI... TUTTI noi che proponiamo dei link esterni.

La sezione relativa allo streaming nella comunità You...& Us, che è stata creata allo scopo di poter offrire a tutti gli Italiani, in particolare coloro che vivono all'estero, l'opportunità di tenersi aggiornati in tema di cultura, di arte e di opere dell'ingegno attraverso la condivisione, senza fine di lucro, di opere, anche tutelate da copyright.

E nel frattempo, la blogsfera, siti, social network oltre a Facebook, OkNOtizie, Blog-News e molti altri, si sono schierati in difesa di YouAndUs.


MA ABBIAMO BISOGNO ANCHE DI UNA CASSA DI RISONANZA PIU’ AUTOREVOLE DELLA NOSTRA, PER FARE ESPLODERE UN CASO. NOI PUNTIAMO AL DISSEQUESTRO DI YOUANDUS.

PER QUESTO VI SCRIVIAMO.

GRAZIE!


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