Comitato No Tubo: "Metanodotto Snam serve solo all'esportazione, non al fabbisogno italiano"

26 Gennaio 2012   11:34  

"Sono confermati tutti i dubbi sollevati dal Comitato Interregionale No Tubo, che sin dall’inizio aveva sospettato e comunicato che il Gasdotto Brindisi Minerbio servisse solamente alla Snam per esportare il Gas e non per potenziare la rete nazionale. Quindi non ha più senso (semmai lo abbia mai avuto) parlare di un opera di Pubblica Utilità". Così il Comitato che si oppone alla realizzazione del metanodotto alla luce della nuova campagna pubblicitaria, trasmessa alla radio e pubblicata sui giornali nazionali, che recita: "Oggi Snam aspira a giocare da protagonista la partita internazionale del gas creando un hub nel sud Europa attraverso un ambizioso piano di investimenti che può contribuire a trasformare l’Italia, da semplice Paese di consumo, in un crocevia delle rotte internazionali del gas".

"Oltretutto - sostiene il Comitato - l’amministratore dell’Eni Scaroni, in un’intervista al giornale La Stampa del 20 Marzo 2006, alla domanda se fosse vero che, come da un documento vicentino di Confindustria per l'energia, si prospettasse un ruolo dell'Italia come Hub del gas europeo, rispondeva: 'Siamo sul terreno del volontarismo più assoluto. Siamo un paese che da dieci anni sta cercando di costruire un rigassificatore e non ci riesce. Provi a farne quattro, cinque o anche di più. Come sia possibile, è una cosa che mi sfugge'.

A Scaroni sarà sfuggito il dettaglio del vero intento della Snam, ma a noi no.

Con l’alibi della carenza di gas in Italia, in base alla quale bisognava costruire gasdotti e rigassificatori, si sottaceva il reale scopo del progetto che era e rimane quello di esportare gas. E’ da precisare che la rete nazionale esistente, ha una capacità di trasporto di 110/120 miliardi di metri cubi di gas all’anno ed è, quindi, più che sufficiente a coprire i nostri consumi che si aggirano intorno agli 80/85 miliardi di metri cubi l’anno.

La stessa Confindustria Ceramica ha accusato l’Eni e la Snam di sotto utilizzare la rete per tenere alti i prezzi, con notevole ripercussione negativa per le imprese che soffrono la grave crisi economica (Sole 24Ore del 14/9/2011) e per tutti i cittadini-utenti che da anni subiscono rincari continui delle bollette (l’ultimo a gennaio 2012).

In merito all’incidente di pochi giorni fa in Toscana, dove l’esplosione di un gasdotto ha provocato feriti gravi, distrutto case, interessando anche boschi limitrofi, il Comitato - si legge ancora nella nota - da sempre ha evidenziato la grande pericolosità di questi impianti, sottolineando che l’errore umano, la manutenzione, le cause naturali, sono sempre possibili a verificarsi! (uno smottamento di terreno, a Tarsia, nel febbraio del 2010 provocò un’esplosione simile, ma senza feriti).

In questo contesto appare  sempre più  assurdo il tracciato del gasdotto Brindisi Minerbio che, ricordiamo, va ad interessare uno dei territori a più alto rischio sismico dell’Italia centrale, inanellando tutti i comuni che negli ultimi anni hanno avuto gli eventi tellurici più disastrosi  e intersecando, soprattutto, numerose  faglie sismiche attive.

Una infrastruttura di queste dimensioni rappresenta un rischio certo al quale vengono esposte le popolazioni residenti senza alcun beneficio e con pesantissimi costi: una colossale servitù per i lauti guadagni di un colosso economico!".


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