Comune: Dezio, braccio destro di D'Alfonso, torna al suo posto

01 Aprile 2009   17:21  

"Rimandiamo al mittente ogni tipo di lezione morale da parte di chi si dimostra garantista solo con gli amici". Così il vice sindaco di Pescara Camillo D'Angelo rispondendo alle affermazioni del coordinatore cittadino del Fi/Pdl, Renato Ranieri, sul rientro in Comune di Guido Dezio - l'ex braccio destro dell'ex sindaco Luciano D'Alfonso, finito agli arresti domiciliari , il 15 dicembre scorso, nell'ambito dell'inchiesta su presunte tangenti negli appalti pubblici al Comune di Pescara. "Applicando all'umanità intera le eccezioni del signor Ranieri - spiega D'Angelo -, il suo Presidente, l'attuale capo del Governo, oggi sarebbe dovuto emigrare non in un altro Paese, ma in un'altra dimensione per poter fare politica o amministrare la cosa pubblica. Ci sembra che così non sia". "Sono inaccettabili condanne verso chiunque, prima che la magistratura si pronunci. Circa la reintegra, si è trattato di passaggi tecnici a cui l'Amministrazione non si sarebbe potuta sottrarre in base alla normativa vigente e al contratto di settore, si documenti Ranieri, prima di concepire inutili anatemi". "In merito poi al 'trattamento speciale' a cui fa riferimento il coordinatore nella sua nota - cocnlude il vice sindaco -, va solo detto che la decisione è stata assunta dopo avere preso ogni tipo di informazione e favorito ogni tipo di istruttoria di carattere legale, amministrativo e contrattuale, anche presso organi esterni e terzi all'Amministrazione, proprio al fine di evitare strumentalizzazioni di basso tono e valore".


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