Comune L'Aquila, le casse piangono tra trasferimenti in meno e patto di stabilità

Cialente: "Rischiamo di chiudere bottega per errori non nostri"

22 Dicembre 2014   12:52  

Gli enti pubblici sono tuttora tra i più martoriati da una situazione economica che, seppur data in lievissimo miglioramento, continua a far sentire prepotentemente i propri effetti.

Non fa eccezione il Comune dell'Aquila, le cui casse non versano certo in condizioni ottimali tra il patto di stabilità da una parte e circa 10 milioni in meno di trasferimenti statali dall'altra. In altri termini, c'è il concreto rischio che il bilancio di previsione 2015 possa saltare.

Lo ha ammesso anche il sindaco Massimo Cialente, che senza troppi giri di parole ha parlato di "rischio di chiudere bottega, nonostante l'ottimo lavoro svolto dalla senatrice Pezzopane, che ha permesso di recuperare in Senato alcuni emendamenti alla legge di Stabilità".

"Se non si pone rimedio i revisori ed il ragioniere capo del Comune non firmeranno il bilancio 2015" - ha proseguito il primo cittadino - "ma non ho nessuna intenzione di gestire ancora l'attuale situazione post sisma in dodicesimi, per errori non nostri, come già successo quest'anno. Ripercussioni sui cittadini? Farò un appello a stringere la cinghia, ma se non aumenta la produttività e non si risparmia sulle spese, poi si debbono aumentare le tasse".

Il nodo centrale è quello del rispetto del patto di stabilità: "L'obiettivo programmatico per Comune per il 2014 è calcolato sulla media della spesa corrente impegnata nel triennio 2009-2011: impegnato 2009 pari a 157 milioni e 748mila euro, impegnato 2010 pari a 329 milioni e 596mila euro, impegnato 2011 pari a 256 milioni e 884mila euro. Pertanto la media considerata è pari a 248 milioni e 76mila euro. Come si spiega, visto che la media della spesa corrente impegnata nel triennio pre-sisma era pari a 60 milioni e 714mila, e quindi il nostro obiettivo programmatico medio era pari a soli 3 milioni? Nell'impegnato di spesa corrente nel triennio di riferimento 2009-2011, è stata erroneamente computata anche la quota relativa alle spese per la Protezione civile, che invece non era da considerare in quanto finanziata da trasferimenti dello Stato".

"Oggi ci troviamo ad avere un obiettivo programmatico 2014 pari a 11 milioni, assolutamente irraggiungibile"- ha concluso Cialente - "poiché ci ritroviamo una differenza, sbagliata, della media degli impegni di circa 187milioni, pari al totale delle spese del bilancio nella situazione ordinaria. Se non si interviene, per il prossimo anno l'obiettivo sarà pari a 31 milioni e a 34 milioni nel 2016. Con 30 milioni non posso pagare neanche gli stipendi per il personale".


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