Comune Pescara, Tasse; Masci, ente ricorre a burocrati ministero

10 Settembre 2014   12:25  

"Ieri a Pescara e' andata in onda una sceneggiata in cui, per avviare il salasso piu' grande della storia della nostra citta' e per soffocare l'opposizione di centro-destra, determinata a bloccare il vergognoso ed ingiustificato aumento delle tasse, la maggioranza ha chiesto aiuto al direttore del Ministero delle Finanze, di cui e' sottosegretario l'on.

PD Legnini". E' quanto afferma in una nota il capogruppo di Pescara Futura, Carlo Masci. "Il citato direttore, per far uscire Alessandrini e compagni dalle sabbie mobili in cui erano precipitati - e' quanto sostiene l'esponente politico di opposizione - ha inviato alle 17.08 una nota al Comune di Pescara in cui diceva che comunque le aliquote approvate nei giorni scorsi sarebbero state applicate anche in mancanza del regolamento, smentendo clamorosamente se stesso e la sua circolare del 2 settembre, in cui affermava chiaramente che in difetto di regolamento la TASI sarebbe stata dell'uno per mille (invece del 3 per mille approvato con la delibera salasso).

Il centro-destra con la sua opposizione puntava a bloccare in aula il regolamento per applicare l'aliquota TASI piu' bassa". Secondo Masci "Per far passare le aliquote hanno applicato la ghigliottina (azzerando i mille emendamenti presentati dal centro-destra), per il regolamento hanno avuto bisogno dei burocrati ministeriali.

Questa amministrazione Dracula - commenta infine il capogruppo di Pescara Futura - percorre tutte le strade, legittime e non per succhiare soldi ai pescaresi". 


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