E' stato il principale obiettivo della nuova giunta sin dal momento dell'insediamento, circa sei mesi fa: il risanamento del bilancio tutt'altro che in salute del Comune di Pescara.
Un obiettivo da attuare attraverso un rigido controllo della spesa corrente, la verifica esatta dei debiti e la stabilizzazione dei conti. Di conseguenza, più passano i giorni più sembra emergere la necessità di avviare il cosiddetto pre-dissesto finanziario, ossia un rigido piano di riequilibrio pluriennale.
Del resto, il bilancio 2015 appare di fatto già duramente provato in partenza, stretto nella morsa del taglio di altri 3 milioni di euro di trasferimenti statali da una parte e dall'obbligo di rimpinguare il fondo crediti di dubbia esigibilità con altri 3 milioni circa dall'altra.
"Si tratta di una misura indispensabile per riequilibrare il bilancio" - ha affermato al riguardo il sindaco Marco Alessandrini - "e benché dal momento del nostro insediamento qualche risultato lo abbiamo ottenuto, un problema del genere non lo si può isolvere in pochi mesi. L'aumento delle aliquote? Non è colpa delle amministrazioni, è la normativa nazionale che di fatto ci sta costringendo a diventare enti impositori".
Gli uffici comunali sono intanto già impegnati nell'accertamento straordinario dei residui e dei debiti fuori bilancio ereditati dalla precedente amministrazione. Sarà il primo passo del successivo predissesto e del piano di riequlibrio finanziario pluriennale che dovrà essere trasmesso entro 5 giorni dalla data di esecutività alla sezione regionale della Corte dei conti e al ministero dell'Interno. Il Consiglio comunale dovrà poi deliberare il piano corredato dal parere entro 90 giorni dell'organo di revisione.