Concorso per personale ricostruzione, levata di scudi contro equiparazione precari e staff politici

10 Agosto 2012   19:26  

Seppur a ritmo lento (siamo pur sempre alla vigilia di Ferragosto), sta provocando una piccola levata di scudi l'ipotesi di equiparare i dipendenti precari assunti con concorso nel 2010 a quelli assunti per chiamata diretta, come i componenti degli staff dei politici. Secondo quanto trapelato fino ad oggi, infatti, e confermato anche dall'assessore Betti Leone, il bando di concorso per l'assunzione di circa 200 persone da occupare nei vari uffici della ricostruzione, dovrebbe prevedere l'accesso privilegiato, cioè evitando le preselezioni, per tutti coloro che abbiano avuto esperienze di lavoro negli ultimi tre anni.

Il primo a contestare tale ipotesi, è stato nei giorni scorsi il consigliere comunale Fabio Cortelli, che, molto semplicemente, ha ricordato come "Non si possono mettere sullo stesso livello persone che hanno già affrontato una selezione pubblica per titoli ed esami e persone che invece sono state assunte a chiamata diretta. Sarebbe molto grave".

Oggi, è stata la volta del sindacato Ugl. "I portaborse e gli staffisti devono fare il concorso senza alcun tipo di sconto!" ha tuonato Piero Peretti.

"Di fronte ad un’opportunità più unica che rara, la politica piccola e misera che purtroppo contraddistingue il nostro territorio, voglia mettere per forza la firma per infangare tale occasione. Ed ecco allora delinearsi all’orizzonte un vero e proprio pasticciaccio clientelare. I portaborse e gli staffisti, non si capisce per quali meriti specifici - aggiunge Peretti - vengono agevolati nei confronti di coloro che  non frequentano stanze di partito e non godono della fiducia di questo o quello assessore.

Per L'Aquila che vogliamo e il suo capogruppo, Vincenzo Vittorini, oltre ad essere illegittimo come raccontato da Abruzzo24ore.tv, il bando così come posto sarebbe adirittura incostituzionale.

"Il metodo di assunzione delle persone necessarie alla gestione del post sisma è incostituzionale e anti-etico. La questione era stata ampiamente trattata precedentemente a questo scellerato accordo con il Ministero.

L'Aquila che vogliamo  si è battuta in conferenza dei capigruppo per molte ore affinchè il Sindaco assumesse una forma di impegno nei confronti dei lavoratori a tempo determinato assunti dal Comune con il concorso del 2010 e non per le altre figure 'fiduciarie'.

La proposta di L'Aquila che vogliamo mirava a riconoscere sì l'esperienza maturata, ma soprattutto il fatto di aver superato un concorso, equiparando quest'ultimo alle preselezioni che si andranno ad indire.

La stessa tesi era stata precedentemente esposta  all'Assessore Betty Leone in sede di consiglio comunale.

Riteniamo quindi veramente vergognoso che i partiti di maggioranza, in barba ad ogni principio democratico e meritocratico, abbiano creato un calderone nel quale, facendo di tutta l'erba un fascio, vengono favoriti, in maniera subdola, i componenti degli staff politici, assunti per chiamata diretta e fuori da ogni regola meritocratica, i quali vengono artificiosamente assimiliti a chi ha già svolto un concorso.

Così facendo, oltre ad incrementare ancorpiù la nebulosità di questa amministrazione,  si andrà inevitabilmente incontro a ricorsi che bloccheranno le assunzioni causando ulteriori ritardi nella ricostruzione a danno dei cittadini".


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