Confindustria: la Regione dica la sua sul Centro Oli

18 Settembre 2008   11:52  

"La LR n.2/08", nota come legge sul Centro Oli di Ortona, "e' stata un pasticcio che ha finito per bloccare praticamente tutte le possibili forme di investimento e non solo ad Ortona o sulla costa teatina ma in tutto l'Abruzzo: se la Regione (la politica) e' contraria al Centro oli deve dirlo chiaramente, anche attraverso una apposita e specifica norma, ed assumersi la responsabilita' di rinunciare a questo investimento". E' quanto afferma il presidente di Confindustria Abruzzo, Calogero Marrollo in una lettera aperta indirizzata al presidente vicario Paolini, al presidente del Consiglio regionale Roselli e ai capigupppo consiliari. "E' notizia corrente - afferma Marrollo - che vi sarebbe intendimento comune, maggioranza ed opposizione, di portare a discussione in Consiglio regionale, il 23 settembre prossimo, una proposta di modifica alla LR n.2/2008 'Interventi urgenti per la costa Teatina' La posizione di Confindustria Abruzzo sulla normativa e' anch'essa nota e chiara. La scelta - rileva il vertice di Confindustria - non e' da noi condivisa ma almeno sarebbe una scelta chiara e trasparente. Non e' ammissibile, viceversa, che per bloccare il Centro oli si finisca per ostacolare, in un contesto congiunturale cosi' difficile per l'Abruzzo, anche tutte le altre tipologie di investimento. Cio' premesso, Confindustria ritiene che la LR n.2/08 vada abrogata e, eventualmente, sostituita con una norma ad hoc sul Centro oli che preveda la contrarieta' a quello specifico investimento. L'abrogazione della legge, per noi, e' peraltro pregiudiziale e sostanziale, per come e' formulata e per le conseguenze che produce sul sistema economico, anche in relazione a qualsiasi programma di nuova legislatura. Le proposte di modifica formulate e di cui siamo a conoscenza - conclude Marrollo - sono solo degli ulteriori 'pasticci' che non cambiano assolutamente la sostanza delle cose".


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