Confindustria: si ai termo valorizzatori

12 Maggio 2010   17:36  

 

“Sono necessarie nuove e più moderne politiche ambientali ed energetiche, capaci di dare risposte concrete ai fabbisogni della società abruzzese e al sistema delle imprese, garantendo al contempo la salvaguardia della salute dei cittadini e del territorio e, dall’altra, lo sviluppo di piattaforme infrastrutturali tecnologicamente avanzate e a efficienza energetica.”

E’ quanto afferma il Presidente di Confindustria Abruzzo, Mauro Angelucci, in merito al dibattito sulle politiche ambientali e di smaltimento dei rifiuti in Abruzzo.

“In tal senso, Confindustria caldeggia e sostiene da tempo la necessità di un sistema di smaltimento efficiente che, in linea con le regioni ed i Paesi europei più avanzati, promuova e raggiunga elevati standard di raccolta differenziata, anche superiori a quella percentuale del 40% fissata dall’attuale Piano gestione dei rifiuti della regione Abruzzo, quale soglia per la realizzazione di termovalorizzatori.

Ciò premesso e in piena coerenza con condivisi obiettivi di salvaguardia ambientale, si rende però ormai irrinunciabile ed inevitabile anche la realizzazione di impianti ad alta tecnologia, quali infrastrutture in grado di garantire lo smaltimento efficiente e sicuro delle sempre maggiori quantità di rifiuti prodotti in regione e di costruire, attorno a tale processo, anche opportunità di sviluppo così come del resto accade in molti Paesi europei a forte sensibilità ambientale, fattore da non sottovalutare in una regione come l’Abruzzo in una fase di forte difficoltà di crescita.”

Il ricorso ad impianti ad alta tecnologia, si impone in quanto all’attuale ritmo di conferimento, il volume di discariche disponibile in Abruzzo per lo smaltimento di rifiuti garantisce un arco di tempo limitato, rendendo necessaria conseguentemente, la previsione di sempre nuove piattaforme di discarica con tutte le difficoltà - politiche e amministrative- connesse all’individuazione dei relativi siti.

In considerazione di ciò la previsione di infrastrutture innovative a recupero energetico, sembra al momento l’unica salvaguardia contro eventuali pericoli, di fatto esistenti, di fenomeni di degrado ambientale quali quelli verificatesi in altre regioni italiane.

La percentuale del 40% di raccolta differenziata quale soglia minima per la realizzazione di impianti a recupero energetico pone in forte ritardo l’Abruzzo nella produzione di energia e lo espone a rischio dei fenomeni di degrado ricordati, considerando che l’attuale percentuale di raccolta differenziata si pone, purtroppo, ancora al di sotto del 20%.

Dal punto di vista della sicurezza, lo sviluppo tecnologico raggiunto attualmente dai sistemi di smaltimento rifiuti con recupero di energia, inoltre, è tale da garantire assolutamente una capacità di smaltimento sicura e funzionale.

La carenza di infrastrutture nel settore, peraltro, è sottolineata anche dalla impossibilità di poter smaltire i rifiuti industriali in Abruzzo, con aggravio di costi da parte delle aziende interessate per lo smaltimento fuori regione.

“Confindustria Abruzzo -conclude Mauro Angelucci- nel rimarcare la necessità di politiche di smaltimento rifiuti a forte attenzione ambientale, sollecita gli organi competenti a che politiche di retroguardia non impediscano ancora una volta alla nostra Regione di approntare politiche di sviluppo e di civiltà in linea con quelle delle regioni e dei paesi più avanzati.”

 


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