Consiglio regionale sull´acqua: tutti d´accordo per riformar

04 Ottobre 2007   13:51  
Una disponibilità totale e trasversale a tutte le forze politiche per arrivare in tempi brevissimi ad una storica riforma che renda più razionale, efficiente ed economica la gestione della risorsa acqua in Abruzzo. e´ questo il dato politico forse più significativo emerso da Consiglio regionale straordinario dedicato all´acqua riunitosi questa mattina. ogni Abruzzese ha ricordato l´assessore competente Mimmo Srour, ha disposizione 550 litri di acqua procapite, media ben al di sopra di quella europea, e dunque la crisi idrica che ha colpito Pescara e Chieti quest´estate non è dovuta solo all´acqua avvelenata dei pozzi Sant´Angelo: il problema è l´irrazionalità del sistema di distribuzione e le reti che perdono fino al 65% della portata. Oltre, ovviamente, alla pessima gestione politica ciclo idrico integrato. Una gestione, incalza Gianni Melilla di Sinistra democratica, che, come è accaduto quest´estate, non ha saputo attestare con certezza se l´acqua che gli abruzzesi bevono, sia buona o avvelenata, trattando un dato scientifico incontrovertibile, come materia di bega politica. Giorgio De Matteis, dell´Italia di mezzo, ha giudicato grave che ci siano ben tre enti gestori per un solo Ato, ha auspicato, come altri intervenuti, la riduzioni dei sei Ato ad uno solo, e denuncia: i 15 milioni di euro dei fondi Cipe per la bonifica del bacino Aterno Pescara sono stati destinati dal Governo ad altri scopi, come ha confermato lo stesso commissario straordinario Goio. Donato De Matteo dei Ds ha accusato i Comuni le Ato di non aver controllato l´operato e l´efficienza degli enti gestori. Non basta ridurre il numero degli Ato e degli enti gestori, incalza Nazario Pagano di ForzaItalia - è necessario che essi siano gestiti da manager esperti in materia, e non, parole sue, da politici riciclati e incompetenti. Tutte questioni che saranno materia di discussione in vista della riforma a venire. La volontà intanto c´è e, si scopre, che ci sarebbero anche i fondi, ben 330 milioni di euro, per riparare le reti colabrodo. Dal 2004, ma non ancora utilizzati. Nel servizio intervista a Mimmo Srour, assessore regionale al ciclo idrico integrato Filippo Tronca

Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore