Consiglio regionale:'trasferimento a Pescara solo spreco denaro'

I giovani dell'IdV: ''operazione spudorata''

26 Settembre 2008   16:54  

Prosegue la querelle, innescata qualche giorno fa dal consigliere comunale aquilanao Enzo Lombardi (Fi), sul presunto trasferimento della sede del Consiglio regionale a Pescara, che starebbe mettendo in atto il Presidente uscente Marino Roselli (Pd).

Oggi ad intervenire sono i Giovani dell'Italia dei Valori dell'Aquila, che in una nota prendono posizione a riguardo: "Stanno per compiere un anno, era infatti l’ottobre 2007, le dichiarazioni pseudo-elettoralistiche di Luciano D’Alfonso, che passeggiava lungo il corso cittadino per promuovere la propria candidatura a segretario regionale del Pd. Fra le promesse c’era quella di una legge ad hoc per L’Aquila capoluogo di regione; a distanza di un anno rileviamo che di quell’idea non se ne vede neppure l’ombra, c’è anzi di peggio.

Nel silenzio più assoluto - come denunciato in questi giorni da più parti politiche – ci si prepara al trasferimento del Consiglio Regionale a Pescara, operazione spudorata che molti esponenti politici della costa stanno tentando da anni, quasi sempre frenati dallo scalpore suscitato mediaticamente, e che stavolta ritentano in sordina, sperando nel silenzio.

L’enorme sperpero di denaro pubblico, si parla di 10 milioni di euro tra acquisto e ristrutturazione del fabbricato, non sarebbe altro che la duplicazione degli uffici regionali, a nostro avviso già abbondanti, senza tener fra l’altro conto dello Statuto regionale, che vieta tale operazione, riconoscendo L’Aquila come sede dell’Ente Regione e sede principale delle attività istituzionali.

Nulla intimidisce la volontà di certi politici, - proseguono i GIV - guidati evidentemente esclusivamente da luce campanilistica e dalla esigenza di recuperare qualche preferenza alla vigilia delle elezioni, neppure il diniego dei sindacati, interpellati nel merito della la questione del trasferimento della Presidenza del Consiglio regionale a Pescara.

L’interesse pubblico legato a tale operazione è ancora una volta nullo, quello personalistico della Casta politica è consistente".

La nota si conclude con una provocazione nei confronti del presidente del Consiglio Roselli: "Spieghi pubblicamente a tutta la regione, il presidente Roselli, pronto a ricandidarsi, l’utilità per la collettività e lo scopo di pubblico interesse di questa operazione".


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