Nel corso del 2018, le attività finanziarie delle famiglie italiane (depositi, investimenti in titoli, azioni e obbligazioni) hanno registrato una contrazione del 3,1% (-0,5% nell’area euro), a fronte di una crescita delle attività reali del 2,7% e una diminuzione delle passività pari allo 0,7%. Nel complesso, la ricchezza netta delle famiglie italiane in rapporto al reddito disponibile rimane superiore al dato dell’Eurozona, a (rispettivamente, 8,2 e 7,7 a fine 2018) mentre il tasso di risparmio domestico, pari al 10% circa e in lieve crescita per la prima volta dal 2014, continua a essere inferiore al valore registrato nell’area euro (anch’esso in lieve aumento). E' quanto emerge dal Rapporto Consob 2019 sulle scelte di investimento delle famiglie italiane.
Il 40% degli investitori ricorre alla cosiddetta consulenza informale, ossia ai consigli di amici e parenti (talvolta attivi nel settore finanziario), e altrettanti decidono in autonomia. L’Osservatorio Consob per il 2019 su ‘L’approccio alla finanza e agli investimenti delle famiglie italiane’ raccoglie i dati relativi a un campione di 3.058 individui, rappresentativo dei decisori finanziari italiani, di cui 1.311 intervistati anche nel 2018.
Dal Rapporto Consob emerge inoltre che oltre il 30% delle famiglie italiane non conosce nessuno tra i seguenti prodotti finanziari: conto corrente; azioni; obbligazioni; fondi comuni; Bitcoin. Secondo il sondaggio il 21% degli intervistati non conosce nessuna di queste nozioni base: inflazione, relazione rischio/rendimento, diversificazione, caratteristiche dei mutui, interesse composto.