Consorzio di Bonifica Interno al collasso, critiche e accuse alla dirigenza

27 Maggio 2013   11:04  

Riceviamo e pubblichiamo:

''Confagricoltura concorda e fa proprio l’iniziativa dei Consiglieri del Consorzio di Bonifica Interno ''Bacino Aterno e Sagittario'', che nei giorni scorsi hanno trasmesso al Presidente Marco Iacobucci all’Assessore Regionale Agricoltura Mauro Febbo, ai Presidenti dell’ANBI Nazionale e Regionale ed ai sindacati dei lavoratori un’articolata proposta per cercare di affrontare e risolvere le criticità dell’ENTE.

Confagricoltura aveva apprezzato il senso di responsabilità del Presidente e della Deputazione Amministrativa che, nel rimettere il proprio mandato, avevano consentito l’avvio di un nuovo percorso all'insegna della collaborazione per la gestione unitaria dell’Ente.

Tuttavia il solito richiamo della “foresta” da parte della politica politicante ha, di fatto, bloccato il dialogo e, quindi, di nuovo paralizzato l’ENTE.

Confagricoltura, quindi, rilancia la centralità di autogoverno dei consorziati, con la responsabilità della funzione di gestione, negli interessi dell’intera collettività e dando risposte professionalmente qualificate, immediate e dirette al territorio.''

A seguire la lettera di denuncia dei consiglieri del Consorzio di Bonifica Interno "Bacino Atemo Sagittario" Tonino De Santis, Claudio Incorvati, Nicola Lucci, Umberto Margiotta, Angelo Palombizio, Fiorenzo Schiavitti.

Proposte per la risoluzione delle criticità dell 'Ente

Il Consorzio di Bonifica Interno Bacino Aterno e Sagittario ormai da numerosi anni continua a chiudere i propri rendiconti con grossi disavanzi. Tale situazione si è aggravata dopo l'azzeramento del contributo régionale.

La situazione finanziaria risulta essere disastrosa con enorme esposizione bancaria e notevoli difficoltà nei pagamenti dei fornitori ed, in alcuni casi, anche del personale dipendente.

L'attuale deputazione amministrativa non sembra avere adottato alcun intervento teso alla riduzione dei costi di gestione.

Ha solo perseguito una linea di anticipazione dei fondi emettendo i ruoli ad inizio anno ma senza risolvere il problema sostanziale.

Si continuano ad affrontare spese, anche di non ordinaria gestione, in assenza di approvazione del bilancio di previsione che, ricordiamo, doveva essere approvato entro la fine del precedente esercizio.

Il Collegio dei Revisori, in una nota, ha già ammonito l'Ente a provvedere entro breve termine ma senza esito.

Se questa linea non subirà una immediata inversione di marcia tra qualche mese l'Ente potrebbe subire il dissesto finanziario e gli agricoltori potrebbero essere chiamati a pagare contributi consortili straordinari e/o, a regime, raddoppiati.

I Consiglieri firmatari di questo documento ritengono che si debbano attivare, immediatamente, le iniziative tese alla riduzione dei costi di gestione ed al recupero di entrate al fine di raggiungere il pareggio del bilancio di previsione annuale ed a tale scopo propongono di intraprendere le seguenti iniziative:

a) informatizzazione del sistema di approvvigionamento idrico dando la possibilità agli utenti di ottenere le autorizzazioni all'irrigazione anche on-line. Ciò consentirebbe di ridurre i punti di consegna e liberare risorse umane da destinare alle attività di manutenzione dei canali, anche con mezzi propri, riducendo così le forniture esterne;

b) adeguamento delle funzioni della struttura organizzativa attribuendo budget preventivi ai centri di responsabilità per il controllo accurato dei costi;

c) limitazione dell'uso delle utenze (telefono, gas, energia elettrica, etc.) e valutazione di progetti rivolti alla riduzione dei costi tramite energie alternative;

d) razionalizzazione dei costi di consulenze e prestazioni professionali attraverso la richiesta obbligatoria di preventivi e la stipula di convenzioni;

e) Effettuare un'attenta verifica delle posizioni contrattuali dei dipendenti, verificare gli straordinari (eventualmente bloccarli), predisporre un sistema di monitoraggio sulla produttività del personale, verificare l'adeguatezza della pianta organica predisponendo un piano di riqualificazione del personale ed eventualmente un piano di esodo incentivato;

f) Valutare la possibilità di creare sinergie progettuali ed operative con i consorzi limitrofi e/o attraverso l'ANBI regionale al fine di verificare la possibilità di ridurre i costi per servizi comuni;

g) Rimodulazione del piano di classifica in modo da riequilibrare il peso della contribuzione sul territorio e ripartire la stessa anche in base ai consumi;

h) Controllo accurato delle utenze urbane (giardini ed altro) e recupero delle evasioni,

i) sblocco autorizzazioni per l'avvio della centrale idroelettrica di Corfinio e per la realizzazione di nuove centrali lungo gli alvei fluviali. Ciò consentirebbe innanzitùtto di attivare un'opera costata a tutti i cittadini milioni di euro. Di ridurre l'inquinamento ambientale grazie alla produzione di energia pulita. E, in ultimo ma non meno importante, consentirebbe di generare risorse per il consorzio tali da ridurre il contributo dei consorziati.

j) prevenire situazioni che possano generare contenziosi e/o cause civili e monitoraggio di quelle già in essere;

k) Promuovere convenzioni con i Comuni e/o altri Enti per la erogazione a favore degli stessi di ulteriori servizi a pagamento;

l) Nuove e più stringenti disposizioni sull'uso dei contoterzisti la cui spesa è di circa 300 mila euro/anno, verifiche e monitoraggio delle attività attraverso la funzione dei controlli interni, pagamento dei lavori non più ad ora ma a quantità (metro lineare, etc.);

m) Attivazione della contabilità economica, attenta ricognizione dei residui attivi e passivi ed eventuale loro eliminazione.

n) Valutare la possibilità di gestire direttamente l'emissione e riscossione delle cartelle di pagamento;

Tenuto conto che l'attuale Deputazione Amministrativa è sorretta ormai da soli sei membri del Consiglio e, quindi, priva della maggioranza assoluta necessaria per l'assunzione di decisioni, dovrebbe dimettersi e consentire l'allargamento della stessa attraverso il cambio della Presidenza entro brevissimo tempo. Per questo dovrebbe avere un ruolo la Regione per il tramite dei propri delegati.

 


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