Continuano le proteste sugli aumenti dell'acqua

In arrivo una vera stangata

07 Giugno 2010   10:44  

Da destra a sinistra non si ferma la protesta sugli annunciati aumenti delle tariffe dell'acqua in Abruzzo.

«"In tempo di crisi", ha affermato il consigliere regionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo, "non è socialmente accettabile l'aumento delle tariffe, in particolare se si tratta di quelle dell'acqua. I cittadini non possono essere chiamati a ripianare i costi della cattiva politica".
Rifondazione ha già preannunciato una nuova protesta per fermare gli aumenti.

Ieri intanto anche Casapound, associazione di estrema destra, ha dato vita a una forma di protesta esponendo uno striscione di 15 metri sull'Asse attrezzato, all'altezza del ponte Risorgimento.
"Un aumento inaccettabile quello proposto sul costo dell'acqua" ha affermato Mirko Iacomelli, responsabile pescarese dell'associazione di estrema destra, "non vorremmo che questi aumenti servano anche a giustificare un futuro percorso di privatizzazione dell'acqua. Invitiamo i sindaci dei Comuni interessati ad opporsi a questi provvedimenti."

I 64 sindaci delle province di Pescara, Chieti e Teramo, che compongono l'assemblea dell'Ato, continuano ad essere divisi sugli aumenti. Tanto è vero che per ben due volte l'assemblea dell'ente non è riuscita ad approvare la proposta di nuove tariffe presentata dal commissario. Proposta che, secondo Rifondazione comunista, si tradurrà in una stangata, con un incremento del 30 per cento in più rispetto ai prezzi applicati ora per i consumi.

"Stiamo cercando di riparametrare le tariffe sulla base del bilancio 2009 dell'Ato», ha rivelato l'assessore Marcello Antonelli, incaricato di rappresentare il Comune di Pescara nell'assemblea dei sindaci, «cercheremo di presentare una proposta con aumenti più contenuti. Aumenti, probabilmente, necessari per consentire all'Ato di effettuare la manutenzione di una rete idrica fatiscente, che perde il 45 per cento dell'acqua. Si devono quindi fare degli investimenti che oggi l'ente non è in grado di garantire senza ritocchi alle tariffe».

Oggi pomeriggio, intanto, un comitato ristretto di sindaci si riunirà per mettere a punto una proposta alternativa sulla questione degli aumenti delle tariffe per l'acqua, con dei ritocchi più contenuti.

 

 


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