Contributo del Personale Sanitario del Carcere per l'Acquisto di Farmaci: Denuncia della CGIL

Una situazione controversa emerge dal carcere di massima sicurezza di Sulmona, dove sembra che il personale sanitario sia stato coinvolto finanziariamente nell'acquisto di farmaci essenziali per i detenuti. Gino Ciampa, coordinatore regionale della FP CGIL polizia penitenziaria Abruzzo - Molise, ha sollevato la questione presentando un esposto al Provveditorato, e chiedendo spiegazioni alla Asl e alla direzione del carcere.

Il sindacato ha sollecitato una rapida indagine sulla vicenda e l'implementazione di misure adeguate per prevenire eventuali ripetizioni di simili episodi. La CGIL ha denunciato la spesa aggiuntiva come ingiustificata, attribuendola a una presunta negligenza nella fornitura di beni essenziali. La situazione è stata definita inammissibile, e la CGIL ha richiesto verifiche mirate a proteggere i servizi e il benessere del personale.

Questa segnalazione evidenzia un aspetto critico della gestione dei servizi sanitari nel contesto carcerario, sollevando preoccupazioni sulla fornitura regolare e adeguata di farmaci essenziali per i detenuti.