Controlli antimmigrazione: ancora arresti e denunce in opifici

19 Settembre 2008   15:43  

Tre cinesi sono stati arrestati per inottemperanza al decreto di espulsione, 13 denunciati per violazione della legge sull'immigrazione e due per impiego di manodopera clandestina e favoreggiamento nell'ambito di un'operazione di contrasto all'impiego di manodopera clandestina eseguita dalla polizia di Teramo con il Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo di Pescara, la Guardia di Finanza, la Direzione Provinciale del Lavoro, la Asl e la Polizia Municipale di Alba Adriatica (Teramo). Nel corso dei controlli sono stati identificati 38 cinesi, 19 dei quali accompagnati presso l'Ufficio Immigrazione della Questura per accertamenti: durante il primo controllo che ha riguardato due ditte situate nello stesso stabile, gestite da due imprenditori cinesi, sono stati identificati undici cinesi dediti a svolgere la propria attività lavorativa nel laboratorio, di cui quattro clandestini. I titolari delle ditte, H.T., 40 anni, e H.L.D (39), sono stati denunciati per impiego di manodopera clandestina e favoreggiamento della permanenza sul territorio di cittadini stranieri irregolari. All'interno dello stesso stabile dell'opificio sono stati trovati, in locali adibiti ad alloggi, nove cinesi di cui uno clandestino. Il secondo controllo effettuato nello stesso Comune consentiva di riscontrare la presenza di 18 operai cinesi intenti a lavorare su macchinari per la produzione di jeans, di cui 12 clandestini; il titolare, assente al momento del controllo ed in corso di identificazione, sarà denunciato per impiego di manodopera clandestina e favoreggiamento della permanenza sul territorio di cittadini stranieri irregolari.

 


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