Coronavirus, Conte entro settimana piano di riapertura, "Non permetterò divisioni Nord Sud"

21 Aprile 2020   09:33  

"Prima della fine di questa settimana confido di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma" per la fase 2 del Coronavirus.
 "Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio". Lo annuncia in un lungo post sui social il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. 

Il governo prenderà decisioni sulla fase 2 "nell'esclusivo interesse di tutto il Paese. Nell'interesse dei cittadini del Nord, del Centro, del Sud e delle Isole. Non permetterò mai che si creino divisioni. Dobbiamo marciare uniti e mantenere alto lo spirito di comunità.È questa la nostra forza". Lo scrive su Facebook il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

 Il piano arriverà "prima della fine di questa settimana. Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio" annuncia Conte che invita a essere meno ingenerosi nei giudizi su come l'Italia sta affrontando l'emergenza. "E smettiamola di essere severi con il nostro Paese. Tutto il mondo - dice- è in difficoltà. Possiamo essere fieri di come stiamo affrontando questa durissima prova". "Nei prossimi giorni analizzeremo a fondo questo piano di riapertura e ne approfondiremo tutti i dettagli. Alla fine, ci assumeremo la responsabilità delle decisioni, che spettano al Governo e che non possono essere certo demandate agli esperti, che pure ci offrono una preziosa base di valutazione. Assumeremo le decisioni che spettano alla Politica come abbiamo sempre fatto: con coraggio, lucidità ,determinazione" prosegue Conte. 

"Riaprire tutto subito sarebbe irresponsabile" "Mi piacerebbe poter dire: riapriamo tutto. Subito. Ripartiamo domattina. Questo governo ha messo al primo posto la tutela della salute dei cittadini, ma certo non è affatto insensibile all'obiettivo di preservare l'efficienza del sistema produttivo. Ma una decisione del genere sarebbe irresponsabile". Lo mette in chiaro il presidente del consiglio che osserva come una riapertura generalizzata "farebbe risalire la curva del contagio in modo incontrollato e vanificherebbe tutti gli sforzi che abbiamo fatto sin qui. Tutti insieme". "Non insensibili al sistema produttivo, ma serve cautela" Sui provvedimenti da prendere il premier sottolinea il lavoro "senza sosta" del governo "coadiuvato dall'équipe di esperti, al fine di coordinare la gestione della 'fase due', quella della convivenza con il virus. Questo governo ha messo al primo posto la tutela della salute dei cittadini, ma certo non è affatto insensibile all'obiettivo di preservare l'efficienza del sistema produttivo" spiega nel lungo post.   

"In questa fase non possiamo permetterci di agire affidandoci all'improvvisazione. Non possiamo abbandonare la linea della massima cautela, anche nella prospettiva della ripartenza. Non possiamo affidarci a decisioni estemporanee pur di assecondare una parte dell'opinione pubblica o di soddisfare le richieste di alcune categorie produttive, di singole aziende o di specifiche Regioni. L'allentamento delle misure deve avvenire sulla base di un piano ben strutturato e articolato", aggiunge. 


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