Coronavirus, la Calabria dispone la riapertura di bar e ristoranti. Il governo verso la diffida

30 Aprile 2020   09:46  

Il governo va verso la diffida dell'ordinanza della Regione Calabria che dispone l'apertura di bar, ristoranti e pasticcerie. L'ordinanza, che va in direzione contraria al Dpcm sul lockdown in vigore fino al 3 maggio, è stata oggetto di dibattito nel corso del Consiglio dei Ministri di ieri sera.  Secondo il provvedimento firmato dalla presidente della Regione, Jole Santelli, bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie e agriturismo possono aprire già oggi. Ma a condizione che la somministrazione avvenga solo attraverso il servizio con tavoli all'aperto.

La Calabria parte dunque con l'acceleratore sulla fase 2. Una misura unica nel panorama nazionale in vista della ripresa delle attività e che - spiega la presidente della Regione -  "parla il linguaggio della fiducia".  Il documento dispone una serie di riaperture già dal 30 aprile. Tra queste, anche il commercio di generi alimentari nei mercati all'aperto, inclusa la vendita ambulante anche fuori dal proprio Comune, fermo restando il rispetto delle distanze interpersonali e l'uso delle mascherine e guanti. Sarà consentito anche il commercio al dettaglio di fiori, piante,semi e fertilizzanti.   Riprendono le attività di ristoranti, pizzerie, rosticcerie per la vendite d'asporto, ma questi stessi locali - bar compresi- potranno anche somministrare sul posto e solo attraverso tavoli all'aperto, purché vengano "rispettate le misure minime'anti-contagio' e ferma restando la normativa di settore".   

La regione è nella parte bassa della classifica nazionale dei contagi per il Covid, con 1.102 persone positive, cinque in piùnelle ultime 24 ore, e 86 vittime dall'inizio dell'emergenza. "Poiché in queste settimane - spiega Santelli - i calabresi hanno dimostrato senso civico e rispetto delle regole, è giusto che oggi la Regione ponga in loro fiducia. Sapranno dimostrare buon senso nel gestire i nuovi spazi di apertura che la Regione ha deciso di consentire, anche oltre il dettato del Governo". 

 Dal 30 aprile sono anche consentiti gli spostamenti all'interno del proprio Comune o verso altri Comuni per lo svolgimento di sport individuali, ma anche gli spostamenti - una sola volta al giorno - per raggiungere le imbarcazioni di proprietà da sottoporre a manutenzione e riparazione. Riprendono le attività agricole e di conduzione di piccoli allevamenti di animali svolte in forma amatoriale, il lavoro di allestimento di stabilimenti balneari, di attività di trasformazione dei prodotti industriali. E sono consentiti gli spostamenti per l'assistenza a persone non autonome, comprese quelle per le quali occorre prestare assistenza in quanto rientranti nei motivi di salute.

I sindaci contro l'ordinanza Reazioni in gran parte negative da parte dei sindaci calabresi all'ordinanza con cui il presidente della Regione, Jole Santelli, ha disposto una serie di aperture a decorrere dal 30 aprile. Molti sono i primi cittadini, che sulle loro pagine facebook stanno informando le loro comunità dell'intenzione di non applicare l'ordinanza di Santelli. Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomata', scrive che "a volte la realtà supera la fantasia. Non si gioca sulla pelle e sulla salute dei cittadini. Spero che la notte porti consiglio, in caso contrario ci determineremo di conseguenza. Intanto chiedo a tutti di mantenere la calma, ne parliamo domattina". Flavio Stasi, sindaco di Corigliano Rossano (Cosenza), informa che "con particolare riferimento alle attività commerciali interessate, restano in vigore le ordinanze sindacali in materia di contenimento del contagio. Capisco la sincera volontà di alcune attività, in grave difficoltà, di aprire e mi spiace, ma - rileva Stasi - questo non è il momento di fare confusione. Il ritorno alla quotidianità deve essere ponderato". Pino Belcastro, sindaco di San Giovanni in Fiore (Cosenza), annuncia che emetterà "un'ordinanza che rispetta le norme varate dal governo, la mia città non la metto in pericolo".

Callipo e Pd: "Irresponsabile ordinanza Santelli" "Invitiamo i cittadini calabresi ad essere molto cauti e siamo certi che si dimostreranno più responsabili di chi li governa". Lo afferma il capogruppo di opposizione "Io Resto in Calabria" in Consiglio regionale, Pippo Callipo, commentando l'ordinanza con cui questa sera il presidente della Regione, Jole Santelli, ha disposto una serie di aperture a partire da domani, 30 aprile, tra cui quelle di bar, ristoranti, agriturismo e pasticcerie ma solo con servizio ai tavoli all'aperto. "Fino a pochi giorni fa - dice Callipo - la presidente della Regione Jole Santelli parlava di tenere chiusa la Calabria fino a fine maggio, oggi addirittura anticipa la fase 2 andando ben oltre le riaperture che il governo ha annunciato per il 4 maggio.

Quella annunciata stasera dalla presidente Santelli, con un tempismo quantomeno irresponsabile perché prevede le riaperture già per domani, e' un'ordinanza - prosegue il capogruppo di 'Io Resto in Calabria' - molto imprudente ed evidentemente incoerente con quanto sostenuto da lei stessa fino a ieri".


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