Cospa Abruzzo, l'acqua del Tirino potrebbe costare quanto le gocce di novalgina

15 Ottobre 2014   10:22  

Come annunciato, ieri abbiamo avuto l'incontro con l'Assessore regionale all'agricoltura, Dino Pepe, per far presente gli aumenti spropositati decisi dal Consorzio Aterno - Sagittario ricadano drasticamente sulle spalle dei consorziati della valle del Tirino in un comprensorio ricadente in una zona svantaggiata e martoriato dal sisma del 2009.

Le aziende agricole di Capestrano e Ofena e dell’aquilano, stanno ancora pagando i danni del dopo-sisma a causa della mala-politica. Le aziende stanno corrispondendo altre utenze rateizzate, a questo si aggiunge l’aumento ingiustificato del 140% del contributo irriguo, deliberato dall’ente consortile. E non finisce qui!

Anche i comuni prettamente agricoli, ad esclusione di Ofena, stanno dando un colpo di grazia all’agricoltura con la Tasi, alla quale potevano benissimo esonerare la categoria, ma non l'hanno fatto.

Si spera che almeno questa volta, i primi cittadini, consiglieri provinciali e regionali chiamati a raccolta dal presidente pro tempore del consorzio, Florenzio Schiavitti, a sostegno ad un delibera già approvata dal consiglio, pubblicata solo su un sito report-age.com. si oppongono ad un atto deliberativo folle, anzi visto il caso, che fa acqua da tutte le parti, il cui contenuto rimane confusionario. Riportiamo integralmente il punto:

Così come deliberato, a partire dall’anno prossimo, a conti fatti, andremmo a pagare oltre 300 euro l’ettaro, sommando la quota di bonifica, il contributo irriguo corrente ed il conguaglio degli anni precedenti, predisposto nell’atto per mascherare l’eccessivo prelievo nel comprensorio della valle del Tirino.

Mi auguro che l’assessore e tutte le forze politiche interessate, si ravvedano e diano riparo a questa scellerata decisione!! Come si può notare dal documento, ci sono gli estremi per un esposto alla Procura della Repubblica al fine di accertare la disparità di trattamento e alla Corte dei Conti, visto che dal 1999 le centraline sono ferme per colpa di chi, per interessi politici ha messo il bastone tra le ruote.

Tutto questo per colpa di CIA e Coldiretti che non hanno saputo difendere la categoria da loro rappresentata. Comunque l'assessore ha detto che a fine mese si procederà alla Via (Valutazione di impatto ambientale) per le centraline idroelettriche che una volta attivate garantiranno ulteriori entrate al Consorzio di bonifica di Pratola Peligna (Aq).

L’assessore Pepe ha già richiesto una relazione per conoscere quali siano i motivi che hanno spinto questo ente consortile a penalizzare una sola parte dei consorziati, tra l’altro ricadenti in un'area terremotata e svantaggiata. Non ci rimane altro che sperare, ad un parere favorevole del VIA, altrimenti l’acqua del Tirino agli agricoltori costerà tanto quanto le gocce di Novalgina. 


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