Costa Concordia, la Capitaneria di Porto intimò a Schettino: "Lei vada a bordo, è un ordine"

L'audio della telefonata

17 Gennaio 2012   12:30  

 

E' un audio che non lascia dubbi, il comandante Schettino aveva abbandonato la nave mentre i passeggeri ancora cercavano le vie di fuga.

L'audio, pubblicato da Corriere Fiorentino è una telefonata tra la Capitaneria di Porto e il comandante Schettino. 

All'1.46 di sabato mattina il comandante della Concordia Francesco Schettino riceve l'ennesima telefonata dalla Capitaneria di Porto. La chiamata è concitata e i toni si scaldano rapidamente. Schettino, evidentemente, tentenna, a tratti non risponde, mette scuse per spiegare la sua difficoltà.

Dalla Capitaneria di Porto intimano a Schettino di risalire sulla nave. Schettino, evidentemente, tentenna, a tratti non risponde, mette scuse per spiegare la sua difficoltà.

E' il comandante De Falco della Capitaneria di Porto a comunicare, incredibilmente, a Schettino che c'è già un morto, in questo passaggio.

De Falco: «Lei vada a bordo, è un ordine. Lei ha dichiarato l'abbandono nave, adesso comando io. Lei vada a bordo, è chiaro? (...) Ci sono già dei cadaveri Schettino». 
Schettino: «Quanti cadaveri ci sono?» 
De Falco: «Non lo so.. Me lo deve dire lei, c.....». 
Schettino: «Ma si rende conto che è buio e qui non vediamo niente...».
De Falco: «E che vuole tornare a casa Schettino? E' buio e vuole tornare a casa? Salga sulla prua della nave e mi dica cosa si può fare quante persone ci sono e che bisogno hanno. Ora!»


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore