Se andare a o no sul litorale del Chietino, resta un dilemma.
Codice rosso per Legambiente, che lancia ancora una volta l'allarme per l'inquinamento di fossi e foci dei fiumi.
Situazione confortante, invece, per l'Arta, l'agenzia regionale per la tutela dell'ambiente.
E Goletta Verde, imbarcazione di Legambiente, ieri ha emesso un bollettino che non rassicura.
Giorgio Zampetti, portavoce di Goletta Verde: "Il principale indiziato del forte inquinamento microbiologico rilevato nelle acque marine in quei punti è l'insufficiente depurazione. Un sistema fallimentare - accusa - con un motivo a monte: tutti i depuratori dei comuni al di sotto dei 2 mila abitanti equivalenti non vengono monitorati".
E i punti critici sono questi: nel Chietino le foci del fiume Moro e quelle dei fossi Buonanotte, Cintioni, Riccio, Lebba e San Lorenzo. Località da nord a sud, da Ortona fino a Vasto e San Salvo di cui già si sapeva. Si parla di fossi e fiumi ma non di spiagge, il che certo non tranquillizza.
Nel mirino di Legambiente c'è anche la sanatoria degli abusi edilizi lungo la costam grazie ai quali l'Abruzzo la ha guadagnato la poco invidiabile bandiera nera dei nemici del mare, assegnata proprio da Goletta verde, e i condoni delle recinzioni degli stabilimenti balneari realizzate senza autorizzazione.
Una legge chiamata "legge vergogna" del Consiglio Regionale. "Una scelta nefasta - sottolinea Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente Abruzzo - perché premia gli abusivi del litorale, preclude la vista del mare e riduce la libertà d'accesso alla spiaggia."
Per fortuna da Goletta verde non arrivano solo dati negativi.
Buone notizie dalle località premiate con le vele della guida blu di Legambiente e del Touring Club. Quattro a Rocca San Giovanni, tre Ortona, San Vito Chietino e Vasto, due Torino di Sangro. E l'Abruzzo è una delle regioni in forte la presenza di strutture ricettive aderenti all'etichetta ecologica Ecolabel di Legambiente Turismo (17 con più di 4 mila posti letto).
Senza tener conto dei dati negativi, delle valutazioni di rischio, l'Assessore regionale all'ambiente , Daniela Stati sin inorgoglisce 2Comincia a dare i suoi frutti l'attenzione rivolta negli ultimi anni alle principali attività impattanti con i fiumi, con l'adeguamento degli impianti di depurazione e l'intensificarsi dei controlli dell'Arta"
