Covid, Germania, il mea culpa di Angela Merkel: "Il secondo lockdown troppo in ritardo"

Da domenica chiuse le frontiere con il Tirolo e la Repubblica Ceca. Misure restrittive estese al 7 marzo

12 Febbraio 2021   09:48  

Per impedire la diffusione delle varianti del coronavirus sul suo territorio la Germania chiuderà da domenica  le frontiere con la Repubblica Ceca e con l'Austria nella parte del Tirolo. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno, Horst Seehofer.

A fine gennaio la Germania aveva vietato l'ingresso alla maggior parte dei viaggiatori provenienti dai Paesi in cui le varianti sono più presenti. Sono tuttavia previste alcune deroghe, per esempio per i cittadini tedeschi che rientrano in patria e per i lavoratori "essenziali". Adesso che i Paesi europei vicini registrano numerosi casi, in parte riferibili alle varianti, alcuni leader politici temono che gli sforzi fatti per contenere l'epidemia possano essere compromessi. 

Merkel ammette: non siamo stati tempestivi Parlando davanti al Bundestag, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha ammesso le carenze nella risposta della Germania alla seconda ondata della pandemia di coronavirus. La Germania ha resistito relativamente bene alla prima ondata di casi quando è scoppiata la crisi, ha detto la Merkel. ''Dopodiché non siamo stati abbastanza attenti e veloci'', ha lamentato, aggiungendo che il secondo lockdown, rafforzato in modo incrementale da novembre, è stato implementato con troppo ritardo. Misure restrittive estese al 7 marzo

Secondo i dati più recenti del Robert Koch Institut, il tasso di incidenza del paese, che misura il numero di casi in una settimana ogni 100.000 abitanti, è attualmente pari a 64,2, ben al di sopra dell'obiettivo prefissato di 35.

Così, Merkel e i premier dei 16 stati federati hanno concordato di estendere le misure restrittive fino al 7 marzo: rimarranno quindi chiusi ristoranti, bar, negozi, musei e strutture ricreative. Unica eccezione i parrucchieri, che potranno riaprire dal 1 marzo osservando rigide normative igieniche. "La stragrande maggioranza delle misure concordate deve essere costantemente mantenuta", ha detto la cancelliera, che ritiene l'estensione del lockdown "adeguata, necessaria e proporzionata".

Tuttavia, riconosce i sacrifici richiesti alla popolazione in tempi di crisi: ''Non passa un solo giorno senza che non ricordi cosa significhi rispettare le misure necessarie per ogni cittadino una temporanea e severa limitazione della libertà mai sperimentata prima nella repubblica federale, un pesante fardello personale, solitudine, preoccupazioni economiche, paure esistenziali''.

Critiche le opposizioni Non sono mancate le critiche da parte dei partiti di opposizione e le richieste dell'industria per un allentamento delle restrizioni.

Christian Lindner, leader del Partito Democratico Libero (Fdp), ha affermato che i cittadini si aspettavano di più dalla Merkel e dai leader regionali per via dell'enorme pressione che le misure hanno posto su individui e imprese, mentre Alice Weidel, leader del gruppo parlamentare di estrema destra Alternativa per la Germania, ha criticato l'approccio del governo definendolo "incostituzionale", sostenendo come il lockdown abbia ampiamente superato i tre mesi inizialmente previsti.

Nel suo discorso al Bundestag, la Merkel ha però ribadito che il Paese deve prestare attenzione agli avvertimenti degli scienziati e degli esperti, che hanno più volte ammonito come il numero di nuovi casi sia ancora troppo elevato per consentire una riapertura generale delle attività, sottolineando soprattutto il rischio rappresentato dalle nuove varianti del virus, come quella identificata la prima volta nel Regno Unito, e segnalata anche in Germania. 


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