Covid, Nuova ordinanza del ministro Speranza, tornano in zona arancione, Lombardia e Sardegna

23 Gennaio 2021   18:23  

Sono 14 le Regioni in area arancione. Con una ordinanza il ministro della Salute Speranza conferma in area arancione Calabria, Emilia Romagna e Veneto.

Restano in questa fascia anche: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle d'Aosta. Con le ultime ordinanze firmate oggi  sono, inoltre, entrate in fascia arancione anche la Sardegna e la Lombardia, che prima erano rispettivamente in fascia gialla e rossa. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha infatti firmato tre nuove Ordinanze: il 22 gennaio una per la Regione Sardegna e una per Calabria, Emilia Romagna e Veneto; il 23 gennaio per la Regione Lombardia, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia (DM 30 aprile 2020), che si è riunita il 22 gennaio 2021.

Le Ordinanze saranno in vigore da domenica 24 gennaio 2021. Complessivamente la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle aree gialla, arancione e rossa prevede a a partire da domani, 24 gennaio, area gialla per Campania, Basilicata,  Molise, Provincia autonoma di Trento, Toscana; area arancione per Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Veneto, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria, Valle d'Aosta; area rossa per Provincia Autonoma di Bolzano e Sicilia.  Rezza: "Sicilia tra Regioni a rischio elevato" "Dai dati di questa settimana si osserva una lieve diminuzione dell'incidenza dei contagi nel Paese (145 casi per 100 mila è la valutazione a sette giorni, mentre quella ai 14 giorni è introno al 340 casi per 100 mila) avvenuta nonostante l'estensione del 15 gennaio della definizione di custom che è cambiata introducendo la conferma con test antigenici insieme a quella dei test molecolari.

L'incidenza in decrescita tuttavia è ancora lontana dai livelli che permetterebbero il ripristino sull'intero territorio nazionale dell'identificazione dei casi e il tracciamento dei loro contatti".

Lo ha detto durante la conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza che poi ha spiegato che per questo motivo si dice che "l'epidemia non è sotto controllo".  "Sia ben chiaro che non diciamo che è una situazioni terribile fuori controllo - ha aggiunto - ma semplicemente che non riusciamo a fare un tracciamento dei contatti dei contagiati e facciamo fatica a contenere. Il sistema sanitario e i servizi sono in sofferenza, ma nel periodo 30 dicembre-12 gennaio Rt medio calcolato sui sintomatici è stato pari a 0,97% e per la prima volta è in diminuzione dopo 5 settimane, cosa che ci dice che le misure prese hanno avuto effetto.

Nella maggior parte delle Regioni resta alto l'impatto sui servizi sanitari e l'occupazione delle terapie intensive è intorno al 30% ossia alla soglia critica. Quindi l'epidemia resta in una fase delicata e non è possibile escludere un nuovo aumento dei casi. Perciò continuiamo a mantenere comportamenti prudenti perché quando tendiamo a rallentare le misure restrittive il virus ricomincia a correre", ha detto ancora il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute. "Se andiamo a valutare sia l'impatto, che la probabilità di circolazione e la resilienza arriviamo a dare una classificazione di rischio che è quella complessiva - ha spiegato ancora Gianni Rezza -. Questa settimana ci sono Regioni a rischio basso e altre a rischio moderato.

Ci sono ancora Regioni a rischio elevato: Sicilia, Sardegna, Provincia di Bolzano. La valutazione complessiva ci dice che è una situazione da tenere sotto controllo con attenzione".

Anche la Lombardia in arancione La Lombardia torna in zona arancione. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato oggi l'ordinanza che permette alla Lombardia di uscire dall'area rossa. L'ordinanza ha validità da domani e dura 15 giorni. Nelle motivazione dell'ordinanza è evidenziato che si è "ritenuto necessario, in ragione degli elementi sopravvenuti conseguenti alla rettifica dei dati operata dalla Regione Lombardia ora per allora, come certificati dalla Cabina di regia, di applicare alla Regione Lombardia le misure previste dall'articolo 2 del decreto del presidente del Consiglio del 14 gennaio e pertanto di far cessare gli effetti dell'ordinanza 16 gennaio". 


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