Crisi alla Transcom: dopo la flessibilità i licenziamenti

14 Ottobre 2008   14:24  

Scrive Piero Peretti dell'Ugl: "Come molti ricorderanno un anno fa la Transcom cambiò il Contratto Nazionale ai propri dipendenti: si passò da quello del Commercio a quello delle Telecomunicazioni. Questa operazione comportò un grande risparmio per Transcom ed un altrettanto grave danno economico per i dipendenti. L'Ugl non firmò, a differenza degli altri sindacati, questo scandaloso provvedimento poiché il Piano Industriale aziendale presentato nel 2007 prevedeva esplicitamente, a prescindere dal cambio del Contratto Nazionale, un drastico ridimensionamento del call-center aquilano a vantaggio di quello di Bari. In sostanza si chiedeva un sacrificio ai lavoratori a fronte….del nulla!!!

Da qualche settimana Transcom, a causa di un vistoso calo delle commesse, costringe gli operatori aquilani a prendere a turno le ferie forzate. Questa mattina il provvedimento ha assunto dimensioni notevoli: centinaia di lavoratori sono stati "mandati a casa" perché non c'era lavoro da svolgere. Benché l'Ugl avesse chiesto, in data 09 Ottobre, un incontro con l'azienda, a tutt'oggi, nessuna comunicazione ci è stata fatta. Evidentemente il management di Transcom, dopo aver svuotato le tasche dei lavoratori col cambio di contratto, sta portando avanti il Piano Industriale che non lascia speranze per il call-center aquilano.

Ci chiediamo cosa ne pensano Cgil Cisl e Uil di ciò, dopo che, di fatto, hanno avallato questa situazione sottoscrivendo supinamente il cambio di contratto pur sapendo che il Piano Industriale sarebbe ugualmente andato avanti.

Il Segretario Nazionale della UGL-Telecomunicazioni Gianni Fortunato, informato della grave crisi in atto, incontrerà i quadri sindacali di Transcom per fare il punto della situazione Mercoledì 15 Ottobre presso la sede della UGL dell'Aquila.


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