Federalberghi Abruzzo segnala una drastica diminuzione delle prenotazioni e degli arrivi turistici nell'Alto Sangro, in particolare a Roccaraso, richiedendo un intervento regionale per rafforzare la reputazione del territorio.
Negli ultimi tempi, l'area dell'Alto Sangro sta affrontando una significativa riduzione delle presenze e delle prenotazioni turistiche, con un decremento stimato intorno al 60%. Questo fenomeno interessa soprattutto la rinomata località sciistica di Roccaraso. A evidenziare la criticità della situazione è Federalberghi Abruzzo, che ha inviato una comunicazione al sottosegretario regionale Daniele D'Amario e al dirigente del Dipartimento Presidenza, Programmazione e Turismo della Regione, Carlo Tereo Landerset.
Il presidente di Federalberghi Abruzzo, Giammarco Giovannelli, ha dichiarato: "Siamo a portare a conoscenza della situazione allarmante che si sta verificando in Alto Sangro, dopo le note vicende mediatiche accadute nelle ultime settimane. Come confermato dal presidente della DMC Alto Sangro Turismo, Ernesto Paolo Alba, è in atto un calo significativo, di circa il 60% delle prenotazioni e delle richieste di informazioni da parte dei turisti, in particolare quelli provenienti dal bacino romano".
Alla luce di questa situazione, Federalberghi Abruzzo sollecita un intervento urgente da parte della Regione Abruzzo per rafforzare la brand reputation dell'Alto Sangro. L'obiettivo è contrastare gli effetti negativi derivanti dalle recenti vicende mediatiche e rilanciare l'attrattività turistica della zona.
Inoltre, è stato osservato che le recenti restrizioni e le misure di controllo sugli accessi, adottate per gestire l'afflusso turistico, potrebbero aver contribuito al calo delle prenotazioni. Ad esempio, il Comune di Roccaraso ha limitato l'accesso sulla Statale 17 a un massimo di 100 autobus turistici, richiedendo una prenotazione anticipata tramite il sito istituzionale.
La combinazione di questi fattori evidenzia la necessità di un'azione coordinata tra le istituzioni locali e regionali per affrontare la crisi in atto e promuovere nuovamente l'Alto Sangro come destinazione turistica di eccellenza.