Crollo palco Pausini, la ditta "Insieme": "Inspiegabile, i nostri operai sono professionisti"

06 Marzo 2012   09:56  

Matteo Armellini aveva 32 anni era di Roma ed è morto schiacciato mentre allestiva il palco di Laura Pausini a Reggio Calabria, una fine tragica e amara.

Solo pochi mesi prima in un evento molto simile perse la vita Francesco Pinna, un ragazzo di vent'anni di Trieste. 

Matteo era dipendente della cooperativa per azioni ‘Insieme’ di Castelvecchio Subequo. 

E' Patrizia Di Meglio, presidente della società, a parlare poche ore dopo la tragedia: “Siamo in attesa di capire cos'è successo, non è possibile morire così'', spiegando anche che la società si serve di “tutti tecnici scelti, professionisti con anni di esperienza. Matteo, tecnico delle luci, lavorava con noi dal 2009, quando è arrivato aveva già un curriculum importante”.

"Per noi è - continua la Di Meglio - il crollo è inspiegabile. Sicuramente il problema è stato il pavimento. Prima di ogni concerto depositiamo tutta la documentazione, altrimenti l'evento non parte. Tutti coloro che lavorano in questo settore sono professionisti di un certo livello”.

La cooperativa Insieme lavora dal 2003, con circa 80 dipendenti, fornendo il service tecnico strutturale ai principali artisti italiani. 

Anche Pietro Salutari, il sindaco di Castelvecchio Subequo, ha espresso la sua vicinanza alla famiglia di Matteo Armelini, “cordoglio per una tragedia che colpisce tutta la nostra comunità”.

Intanto si seguono le sorti degli altri due operai rimasti feriti, Pablo Consoli, 32 anni come Matteo Armellini, romano, è ricoverato agli Ospedali Riuniti della città con una lussazione alla spalla, una frattura dell'omero e una contusione toracica ma non è in gravi condizioni, giudicato guaribile in 30 giorni. L'altro ferito, Pietro Cesareo, di 27 anni, nato a Praga, è guaribile in 20 giorni per contusioni e ferite varie. 

L'ipotesi al vaglio degli inquirenti per risalire alle cause dell'incidente mortale potrebbe essere quella di un cedimento della struttura reticolare circolare al palco, forse per il peso delle attrezzature e degli stessi operai che vi stavano lavorando. Altri quattro operai che si trovavano in cima alla struttura, a 15 metri di altezza, sono rimasti illesi. 

Codacons in una nota ha dichiarato: "Un crollo può essere una tragica fatalità, ma due crolli sono l'indizio di qualcosa che non quadra. Ci interroghiamo, ad esempio, su come vengono esaminate le domande di agibilità per i pubblici spettacoli. L'autorità di pubblica sicurezza, infatti, dovrebbe far verificare da una commissione tecnica la solidità e la sicurezza delle strutture". 


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