Crollo sulla Teramo Mare, al via inchiesta per frana colposa

Valle Castellana pressoché isolata

26 Novembre 2013   11:46  

Mentre il maltempo non sembra voler dare tregua all'Abruzzo o ad altre zone del nostro Paese, emergono nuovi sviluppi relativamente al crollo franoso di circa due settimane fa del tratto della Teramo Mare nei pressi del ponte di Bellante.

Un crollo che, fortunatamente, non ha prodotto vittime nè feriti, ma che la dice lunga circa le condizioni della superstrada che collega il capoluogo alla costa e sulle traversie da essa attraversate più volte: si tratta, infatti, del terzo crollo, il primo dei quali nel 2009, più o meno nello stesso punto, che portò a processo (tuttora in corso) due dirigenti Anas e due costruttori, mentre l'inchiesta del 2011 per l'alluvione ed il crollo sfiorato finì archiviata.

Anche stavolta la vicenda avrà strascichi giudiziari: è partita, infatti, un'inchista per frana colposa aperta dal pm Andrea De Feis, per ora contro ignoti, al fine di far luce su eventuali pregiudiziali strutturali della bretella che collega lo svincolo di Bellante alla superstrada.

Bretella che, invece, sarà riaperta non giovedì ma venerdì, tra il malcontento dei residenti dei centri serviti dallo svincolo. La situazione è particolarmente problematica per chi abita a Villa Castellana e lavora ad Ascoli, che dopo la chiusura della strada provinciale 49 si vede costretto ad aggirare l'isolamento avventurandosi per un percorso alternativo di 100 chilometri per raggiungere la città marchigiana.


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