Due mesi fa avevamo lanciato l’allarme denunciando il rischio di smantellamento del servizio dall'Abruzzo da parte di Trenitalia. Un allarme rimasto inascoltato. Forse anche per questo a partire dall’11 dicembre prossimo verranno soppressi i treni veloci dalle 20 di sera alle 5 del mattino dalla nostra Regione, anche dalle stazioni più importanti come quella di Pescara, con evidenti disagi per i cittadini e ripercussioni sul trasporto su gomma che presumibilmente aumenterà. Ma l’elemento che più ci preoccupa è la scarsissima considerazione che la nostra regione ha da parte di Trenitalia che ci ha considerato di rango minore rispetto ad altre, così come ha considerato Pescara una stazione minore rispetto ad esempio a quella di Ancona.
Davanti a questo declassamento di Trenitalia - che è una grande azienda pubblica e per la quale gli abruzzesi pagano come gli altri, pur avendo dei treni che viaggiano ad una velocità paragonabile a quella delle biciclette – il Presidente Chiodi e l’assessore Morra rispondono con un insopportabile immobilismo e colpevole superficialità.
Noi dell’Italia dei Valori non ci stiamo a vedere la nostra regione, e di conseguenza i nostri corregionali, esclusi dai collegamenti con il resto del Paese e chiediamo chiarezza sulla questione. Per questo vogliamo sapere dall’assessore Morra se è stato informato da Trenitalia sul nuovo piano dei treni veloci e se risulta anche a lui che l’Abruzzo ne sia stato escluso dalle 20 fino al mattino. In questo caso gli chiediamo di farci sapere qual è l’indirizzo della giunta a tal proposito, cioè se asseconda ogni decisione di Trenitalia, o se, invece, ritiene, come noi riteniamo, che Trenitalia non possa fare quello che vuole sul nostro territorio e per questo vogliamo sapere se e come la giunta si attiverà per far sentire la voce dell’Abruzzo.