Declassamento in arrivo per Sulmona: da polo di attrazione per servizi ad area intermedia

Ronci: "Depauperamento si evita solo unendo territori interni"

02 Ottobre 2014   12:06  

Ha trovato la conferma definitiva e più dolorosa il depauperamento dei servizi di Sulmona, evidenziato anche recentemente dal cambiamento di reparti ospedalieri in ambulatori, chiusura di caserme militari ed altro ancora.

La classificazione nazionale 2014 del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, alla luce di ciò, ha infatti proveduto al declassamento della città da polo di attrazione ad area intermedia, determinandone la necessità di fare riferimento ad Avezzano.

In base allo schema dei poli di attrazione, nello specifico, i Comuni vengono classificati come aree interne di cintura se il tempo per raggiungere il polo di attrazione non supera 20 minuti, come aree interne intermedie se il tempo è compreso tra 20 e 40 minuti, come periferiche se si va dai 40 ai 75 minuti, o addirittura come ultra-periferiche se oltre i 75 minuti.

E la perdita di servizi del principale centro peligno potrebbe non terminare, almeno stando all'allarme lanciato da Aldo Ronci, secondo cui la sola possibilità di scongiurare ciò risiede nell'unione dei territori interni: "Sulmona non è stata classificata come polo di attrazione benché ne abbia i requisiti, per cui tale delcassamento è da interpretare come un segno evidente di un progressivo depauperamento, cui sarebbe possibile rimediare da un lato per reinserire a pieno titolo la città tra i poli di attrazione, e dall'altro attraverso l'individuazione di aree-progetto intercomunali definite attraverso uno strumento giuridico".


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