Gli ultimi atti di Romano Prodi da presidente del Consiglio, non fanno bene ai colleghi di partito che guidano le regioni. Tra il 7 e l'8 maggio da Palazzo Chigi sono partite scottanti lettere per alcuni governatori, fra cui quelli di Lazio e Abruzzo, a firma del Professore. A causa dei disavanzi di Asl ed ospedali, entro 30 giorni Ottaviano Del Turco e Piero Marrazzo dovranno aumentare le addizionali Irpef e l'aliquota Irap oltre il tetto massimo nelle proprie regioni. Il disavanzo da ripianare della Regione Abruzzo, 1milione e 300mila abitanti circa, è persino maggiore di quello del Lazio, con 5milioni e mezzo di abitanti, la prima, infatti, è "sotto" di 232,7milioni di euro, la seconda di appena, si fa per dire, 124,2milioni.
Cittadini ed imprese abruzzesi, dunque, nuovamente tartassati. Ma non se la passeranno bene neppure quelli di Piemonte, Puglia e Calabria, i cui governi, però, dovranno ripianare il rosso della spesa con mezzi propri, non solo con l'aumento delle tasse come Abruzzo e Lazio. Aspetto bizzarro, il fatto che, se i governatori non prenderanno provvedimenti entro 30 giorni, saranno essi stessi nominati commissari "ad acta" per provvedere alla soluzione del deficit. Il tutto, ovviamente, con un Governo non più "amico". (MS)
Ricevi la nostra newsletter giornaliera.