Delfino indiavolato: Brescia-Pescara 0-3

E' terzo posto grazie a Immobile (doppietta) e Insigne

17 Ottobre 2011   22:36  

Il Delfino è cresciuto. Ora è uno squalo e fa paura a tutti. Si dice che per vincere un campionato, o comunque per raggiungere un traguardo prestigioso nel calcio, bisogna fare alcune “imprese”. Quella fatta dal Pescara in Lombardia, sicuramente lo è. Ottenere 3 punti su un campo che, fino a cinque mesi fa veniva calpestato dai più grandi campioni di serie A, non solo dà morale alla squadra di Zeman ma lancia un messaggio forte a tutte le altre: quando si è capaci di espugnare certi campi, forse, vuol dire che i tempi sono maturi per tornare a calcare certi palcoscenici. Non è un caso che alle spalle dei biancazzurri ci siano Sampdoria, Reggina e Bari.

La partita. Nel Delfino, in difesa, finalmente, è il caso di dirlo, rientra Romagnoli: l'ex Foggia torna a occupare il suo posto al centro del reparto arretrato. Petterini non ce la fa e sulla sinistra gioca Balzano. Sull'altra corsia c'è Zanon, reduce dalla squalfica, mentre a centrocampo Zeman si affida al trio formato da Gessa, Togni e Cascione, sfumata l'ipotesi di vedere Kone con Cascione metodista, insieme a Gessa. Insigne, dopo la positiva parentesi in nazionale, nonostante l'espulsione rimediata nell'ultima gara disputata con l'Under 21, è di nuovo a disposizione e va a completare il tridente offensivo con Immobile e Sansovini.

Tra le rondinelle, Scienza non può contare su Magli e Zoboli. Nel 4-3-1-2 di partenza: al centro della difesa ci sono l'ex Celano De Maio e Berardi, mentre in avanti Feczesin e Jonathas sono spalleggiati da Juan Antonio, in veste di trequartista.I padroni di casa partono forte: bastano, infatti, meno di 120 secondi per far venire i brividi ad Anania. Feczesin si divora il vantaggio, mandando alle stelle il perfetto cross di Juan Antonio proveniente dalla destra. Tuttavia i biancazzurri non danno segno di imbarazzo, nonostante lo scenario del "Rigamonti" sia da Serie A. I ragazzini di Zeman, infatti, sono spavaldi e non si fanno schiacciare dai lombardi; certo, Anania, come al solito, è costretto a fare il "libero" in alcune occasioni, ma questa è la filosofia del suo allenatore e non può far altro che rispettare le indicazioni ricevute in settimana, sarebbero guai se così non fosse.

La partita è frizzante: entrambe le squadre creano buone occasioni per passare in vantaggio. Ci provano prima i locali con una conclusione di El Kaddouri fermato in off-side, e poi gli ospiti che, per ben due volte, vanno vicino al vantaggio sempre con Sansovini, ma nella prima occasione il capitano dei biancazzurri si fa parare il bel tiro al volo da Leali, nella seconda una deviazione concede ai biancazzurri solo una deviazione.Ma il Delfino da chiari segnali di poter passare in vantaggio e al 38' arriva il gol. Immobile sembra Kakà e, dopo aver conquistato il pallone sui venticinque metri, salta in velocità due uomini per poi infilare Leali in diagonale. E' un gol capolavoro. Non finisce qui, però: il Brescia è stordito e il Pescara ne approfitta per pungere ancora. Segna di nuovo Immobile (grazie alla sua doppietta l'ex Juventino sorpassa Cocco in vitta alla classifica marcatori), ma stavolta il grande merito è di Sansovini che colpisce il palo con un gran sinistro, prima che l'attaccante napoletano depositi in rete il 2-0. Finale di tempo tutto a tinte bianco-azzurre.

Il secondo tempo comincia come era finito il primo: gli abruzzesi, nonostante il doppio vantaggio, continuano ad attaccare mantenendo alta la difesa con il Brescia che non riesce a venir fuori mentre dagli spalti del "Rigamonti" comincia a piovere qualche ingeneroso fischio. Immobile si fa male ed esce sostituito da Maniero, ma nessun problema l'attacco biancazzurro non si perde d'animo: a prendersi la scena, stavolta, è Lorenzo Insigne che trasforma in oro il buon lavoro di Maniero, da l quale riceve il pallone che insacca alle spalle di Leali con un rasoterra dai venti metri. E' la festa del gol, e anche Sansovini vuole parteciparvi: peccato che fra la rete e il capitano ci si metta ancora una volta di mezzo il palo. Nel finale il numero uno dei lombardi evita in un paio di occasioni il quarto gol e si guadagna la palma di migliore fra i suoi.

Il Pescara si gode un successo meritato, come il terzo posto in classifica. E pensare che Padova e Sassuolo (seconde) sono solo ad un punto. Adesso può succedere davvero di tutto.

 

BRESCIA-PESCARA: IL TABELLINO

 

BRESCIA (4-3-1-2): Arcari; Zambelli, De Maio, Berardi, Daprelà; El Kaddouri (25' st Vass), Salamon (14'st Paghera), Budel; Juan Antonio; Jonathas, Feczesin (14'st Maccan). A disp.: Mandorlini, Dalla Mano, Arcari, Scaglia. All. Giuseppe Scienza

PESCARA (4-3-3): Anania; Zanon, Romagnoli, Brosco, Balzano; Togni, Cascione, Gessa (27' st Kone); Sansovini (27' st Soddimo), Immobile (17'st Maniero), Insigne. A disp.: Pinsoglio, Giacomelli, Bacchetti, Bocchetti. All. Zdenek Zeman

Arbitro: Nasca di Bari (Chiocchi - Stallone)

Marcatori: 38', 45'+2' Immobile (P), 18'st Insigne.

Ammoniti: Budel (B) Zambelli (B), Togni (P) Cascione (P).

Note: Serata umida, terreno viscido. Angoli: 2-6. Rec.: 2' pt; 3' st.

Daniele Polidoro


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