Di Orio, mai studenti al posto degli sfollati

Il Rettore insieme agli sfollati della Campomizi

27 Febbraio 2010   18:54  

''Odiosa, ridicola, grottesca la contrapposizione cittadini terremotati-studenti. Non chiedero' mai ai miei ragazzi, ne' loro si sognerebbero mai di farlo, di occupare la caserma Campomizzi cacciando coloro, per lo piu' anziani, che li' hanno trovato ospitalita' dopo il sisma''. Il rettore dell'Universita' dell'Aquila, Ferdinando Di Orio, e' andato giu' duro. In conferenza stampa, stamane, ha voluto subito chiarire che l'idea di usufruire dei posti letto della caserma, ''togliendogli'' agli anziani, non e' dell'ateneo. ''E' una proposta che ci e' stata fatta dalla Protezione civile - ha spiegato Di Orio - Mai pensavamo che cio' significasse una nuova deportazione sulla costa degli aquilani''. Di Orio ha ribadito che l'Universita', preoccupandosi di trovare una sistemazione per i suoi 8 mila studenti pendolari, sta di fatto supplendo alle carenze della Regione Abruzzo. Il Rettore ha aggiunto che al ''al di la' delle belle parole di tutti sulla vocazione universitaria della citta', gli unici posti letto disponibili per la residenzialita' studentesca sono solo i 200 della Reiss Romoli''. ''Diro' ai miei studenti di aspettare ancora - ha stigmatizzato Di Orio - Loro sono giovani ed in grado di affrontare i disagi del pendolarismo. Le persone anziane che da qualche tempo vivono alla caserma Campomizzi e' giusto che restino li' e che non subiscano trasferimenti coatti''. ''E' giusto pero' ricordare agli aquilani che hanno affisso lo striscione 'Di Orio ospitaci tu' - ha puntualizzato ancora il Rettore - che hanno sbagliato bersaglio. Avrebbero dovuto rivolgersi al Commissario Chiodi o al vice Cialente''. E poi: ''Gli studenti sono con la citta', non contro. Personalmente vivo tuttora da sfollato e mai farei un atto contro chicchessia abbia gia' subito un trauma enorme come quello del terremoto''.


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