"Ribadiamo il nostro impegno per costruire una alternativa che l'Idv vuole fare insieme agli altri partiti e, soprattutto, con quella parte della societa' civile che non e' andata piu' a votare e noi vogliamo che ci vada". Lo ha detto Antonio Di Pietro a Pescara nel corso di una conferenza stampa. "Crediamo che - ha proseguito - entro quest' anno si debba realizzare una cornice programmatica di riferimento entro cui individuare chi deve essere il candidato leader che deve portare avanti questa proposta alternativa. Noi vogliamo far parte di questa squadra ma non vogliamo assumere leadershisp, perche' siamo convinti che debba nascere un uomo della pacificazione sociale post berlusconiano che ridia dignita', serenita' e operativita' agli organi pubblici. In questo senso - ha detto Di Pietro - notiamo con preoccupazione il tentativo di mettere le mani avanti da parte di molti soprattutto di una informazione pilotata, cioe' l'informazione delle strutture di partito". Per Di Pietro c'e' bisogno "di un leader che - ha detto - abbia uno sguardo d'insieme. In questa ottica ho espresso le mie riserve su altri candidati non perche' abbia qualcosa contro di loro ma perche' dobbiamo trovare una figura nuova, di sintesi. Ecco perche' ho detto che se Vendola sta facendo il presidente della Regione faccia il presidente della Regione, piuttosto che utilizzare quel ruolo per fare il salto della quaglia in improbabili candidature. Vogliamo aiutare Vendola a ben governare la Regione Puglia ma - ha concluso - non vogliamo fossilizzarci su una candidatura che rappresenta una fascia minima della popolazione".
IN ABRUZZO UNA CENTRALE NUCLEARE
Secondo il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, anche in Abruzzo sara' realizzata una centrale nucleare. Per Di Pietro sono undici le centrali che saranno costruite in Italia: oltre che in Abruzzo anche nel Molise, precisamente a Termoli. Per quanto riguarda l'Abruzzo il leader dell'Idv ha detto che si sta studiando dove realizzarla: Casalbordino (Chieti) o Teramo. Di Pietro ha poi ribadito che le centrali si faranno "alla faccia degli impegni che avevano preso in precedenza e prima delle elezioni, quando con artifizi e raggiri in ogni regione avevano detto che non l'avrebbero fatte. Dove sono - ha proseguito - queste undici regioni, dove devono fare le centrali nucleari, non tutte ad Arcore, immagino. In Abruzzo sicuramente la fanno". Di Pietro ha concluso sostenendo che "sicuramente le regioni che sono meno in mano alla Lega saranno piu' cornute e mazziate. Per questo ragione invitiamo i cittadini con questo referendum a bloccare le centrali nucleari".
"I cittadini hanno gia' scelto non volevano e non vogliono il nucleare: invece il governo e questa mggioranza lo sta riproponendo". Ha detto Di Pietro, a Pescara per la campagna referendaria su acqua, nucleare e leggittimo impedimento. "Per questo - ha proseguito Di Pietro - cancelliamo questa legge ingusta che creera' tanti danni alla salute e al futuro". Per il leader dell'Idv bisogna "cancellare anche la legge che privatizza l'acqua, perche' - ha spiegato - anche chi non ha soldi deve almeno poter bere e respirare l'aria come diceva San Francesco. Cancelliamo - ha detto- anche la legge sul legittimo impedimento perche' come si puo' vedere dal recente caso Scajola non e' giusto avere una legge per cui i il presidente del consiglio e i ministri non possono essere processati. Noi vogliamo - ha concluso Di Pietro - presidenti del consiglio e ministri che non commettano reati: questo e' piu' giusto".
INCHIESTA SANITA: CONFIDIAMO NELLA MAGISTRATURA
''Confidiamo nella magistratura e aspettiamo l'udienza preliminare del 12 maggio'. Lo ha detto, a Pescara, il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, sulla 'sanitopoli' abruzzese che ha portato all'arresto dell'ex governatore Ottaviano Del Turco. 'Non intendiamo - ha aggiunto- far diventare vittime chi deve dare ancora giustificazioni alla magistratura del proprio operato, perche' non vorremmo che scandali di questo genere vengano fatti passare poi in cavalleria'. Per Di Pietro e' difficile credere che 'tutto quel che e' successo sia dipeso dall'offerta di un chilo di mele o dallo scambio di un chilo di mele''.
