Diretta Perdonanza: La gente lucra l'indulgenza attraversando la Porta Santa

28 Agosto 2011   18:30  

Quanti confessati e sinceramente pentiti, dai vespri del 28 agosto fino ai vespri del giorno 29, festa di san Giovanni Battista, avessero visitato devotamente la basilica di Collemaggio, avrebbero ricevuto contemporaneamente la remissione dei peccati e l'assoluzione dalla pena.
Fino ad allora, l'indulgenza plenaria era stata concessa solo a favore dei crociati in partenza per la Terra Santa e ai pellegrini che si recavano alla Porziuncola di Assisi. Appannaggio per lo più dei ricchi, che in cambio di sostanziose elemosine avrebbero ottenuto almeno la remissione parziale dei peccati, a L'Aquila il Perdono sarebbe stato rinnovato annualmente e concesso anche a poveri e diseredati.

Affresco raffigurante il Santo Eremita, Pietro Angelerio.

L'indulgenza celestiniana apparve da subito nella sua valenza spirituale ma anche nel suo significato politico, in quanto occasione per accrescere il potere economico e civile della giovane città. Lo straordinario evento giovò a L'Aquila enormemente: «diffuse molto lontano la sua fama e grande impulso ne ebbero lo sviluppo edilizio, il popolamento da parte delle genti del contado e i traffici che si cominciavano ad allacciare» (A. Clementi, E. Piroddi).
Il 29 settembre, la cancelleria papale formalizzò la concessione di Celestino V con l'emanazione di una bolla affidata all'autorità civile della città, che ne garantì la conservazione, avocando a sé anche il diritto sulla cerimonia del Perdono, alla quale le autorità religiose erano invitate solo a partecipare.


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