Disagi abitativi, Cialente: "E un'emergenza sociale e rischiamo di andare contro un muro"

Agli aquilani: "Non stare dietro al proprio progettista è grave"

29 Giugno 2011   12:56  

L'Aquila non è solo una città terremotata ma una città dove l'emergenza abitativa è al limite. Si va dal caso degli sfollati alloggiati alla Caserma Campomizzi costretti, come pacchi postali, ad abbandonare quel luogo verso altre sconosciute collocazioni, per far spazio agli studenti, fino alle persone che ripetutamente si incatenano per il loro disagio.

Il Sindaco Massimo Cialente lo dice chiaramente, nell'intervista: "l'emergenza era dietro l'angolo e a soffrire sono sopattutto alcune categorie persone che vivono situazioni molto particolari" e di loro, forse, non ci è mai posti il problema. Soprattutto è perentorio su Campomizzi "pensare di svuotarla domani è una follia."

Di fatto, però la ricostruzione stenta a prendere lo slancio: anche il famoso progetto "1000 case ricostruite entro Natale", ricorda Cialente, "si è arenato", e la colpa a volte è anche dei cittadini.

Cialente non è morbido con gli aquilani: "Chi non sta dietro al proprio progettista perché presenti i progetti fa un errore grave ed è molto colpevole. Se entro Natale riusciamo a riconsegnare 600/700 case il problema lo risolviamo."

Cialente ritorna anche a parlare del ruolo dell'Sge, ovvero la struttura della gestione dell'emergenza, sotto accusa da più parti per una mano troppo rigida nei confronti degli aquilani terremotati nella gestione delle abitazioni del Progetto Case.

Da una parte c'è il problema delle assegnazioni, spiega Cialente, quando le case venivano assegnate ognuno faceva presente le criticità di quella assegnazione e quindi si operavano cambi che hanno lasciato vuoti centinaia di appartamenti. Oggi però le case continuano ad essere non occupate, si vedono ad occhio nudo e Cialente spiega che per dare quegli appartamenti serve un'ordinanza e in più che l'Sge nel preoccuparsi di controllare che fossero occupate non si è posta i veri problemi, assegnare ciò che rimaneva vuoto.

Sulla questione abitativa Cialente tira poi fuori lo spettro di presunti favoritismi, denunciati anche dall'IDV, sull'assegnazione delle case del fondo immobiliare, di cui si è parlato nella quinta commissione consiliare presieduta dall'ex senatore Enzo Lombardi.

 

di Barbara Bologna
Immagini Diego Lepiscopo
montaggio Marialaura Carducci


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