Discarica Bussi, Razzi (FI), ministro dica cosa intende fare

16 Ottobre 2014   11:43  

Il senatore Antonio Razzi, segretario della Commissione esteri, ha presentato una interrogazione al ministro dell'Ambiente chiedendo quali orientamenti intenda adottare, in riferimento a quanto esposto in merito al disastro ambientale della discarica di Bussi e, conseguentemente, quali iniziative voglia intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, per porre rimedio "all'annosa e gravosa questione della discarica dei veleni".

"Il territorio abruzzese - ha dichiarato il senatore di Forza Italia - vede, senza soluzione di continuita' dal 2007 ad oggi, il perpetrarsi di inquinamenti gravissimi che affliggono l'Abruzzo".

Nel documento Razzi ricorda, tra l'altro, che "la discarica di Bussi sul Tirino, comune italiano di 2.584 abitanti della provincia di Pescara, ha nell'arco degli anni arrecato danni alla salute di 700 mila cittadini".

Cio' a causa di "sostanze tossiche e cancerogene che superano i limiti di legge di centinaia di migliaia di volte".

Nel rilevare che "la discarica di Bussi e' considerata una fra le piu' grandi d'Europa e che i danni economici stimati ammonterebbero ad un miliardo e 880 milioni di euro, mentre il danno ambientale al momento e' incalcolabile", il senatore Razzi sottolinea, infine, come "l'inquinamento causato dai rifiuti tossici potrebbe aver compromesso per sempre le falde che alimentano le acque superficiali della Val Pescara dal momento che gli illeciti compiuti nella discarica sono stati scoperti nel 2007 e hanno condotto al rinvio a giudizio (attualmente e' in corso il processo in Corte d'Assise a Chieti, ndr) per avvelenamento delle acque e disastro ambientale colposo, di 19 imputati quasi tutti ex amministratori e vertici dell'allora Montedison".


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