Ditta in crisi per la burocrazia della ricostruzione: gli operai senza stipendio assediano il Comune

01 Agosto 2013   12:10  

Sit-in questa mattina fuori gli uffici dell'assessorato alla ricostruzione del Comune dell'Aquila, degli oltre trenta operai della ditta Blu Appalti di Montorio, provincia di Teramo, senza stipendio a causa dei ritardi dei pagamenti dei lavori effettuati nel cratere, per un importo di ben 600mila euro.

Il motivo? I soldi stanziati ci sono, ma per riceverli la ditta deve attendere ad ogni stato di avanzamento dei lavori, l'ottenimento del Durc, il documento di regolarità contributiva. 

Ma gli uffici del Comune, fermi per mesi a causa del concorsone, stanno ancora smaltendo centinaia e centinaia di pratiche arretrate. Il rischio è che i soldi attesi ad aprile arrivino a novembre.

Un meccanismo infernale che rischia di trasformare il cratere sismico in una palude dove troveranno la morte tante ditte, perché un ritardo dei pagamenti abce di pochi mesi, significa ad esempio spendere molti più soldi per noleggiare le gru e altri macchinari, per gli interessi dei debiti contratti con le banche, per penali e così via.

E oltre alla burocrazia c'è un altro incubo che incombe sulle aziende impegnate nel cratere: l'incertezza dei fondi della ricostruzione che il governo dovrà stanziare in un momento difficilissimo. Senza questi miliardi, molti appalti già avviati, e finanziati a metà non potranno essere conclusi con effetti catastrofici.

Al nostro microfono il titolare Giuseppe De Dominicis e il collaboratore Antonio Cargini

 


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