Dopo la Romania, il Brasile. L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Abruzzo, questa volta con il Cram (Consiglio regionale abruzzesi nel mondo) e la Feabra (Federazione delle Associazioni abruzzesi in Brasile), in collaborazione con Arssa e Ice (Istituto per il commercio con l’estero), inaugurerà nei prossimi giorni altre due showroom in Brasile nell’ambito del progetto “By Abruzzo”.
“By Abruzzo” rispetta, dunque, la tabella di marcia che ha previsto nel 2008 l’apertura di tre piattaforme di servizi e la creazione di un brand che contraddistingue le azioni di supporto alla penetrazione delle aziende abruzzesi del settore agroalimentare sui mercati esteri, in particolare in Romania (Bucarest) inaugurata nei mesi scorsi e in Brasile, con le sedi che saranno aperte domani martedì 24 giugno a Riberao Preto e giovedì 26 giugno a San Paolo.
“Si tratta di mercati di grande attrattiva per i prodotti ‘made in Abruzzo’, soprattutto per vino, pasta, prodotti dolciari, olio e conserve – spiega l’Assessore Verticelli – perché se la Romania rappresenta uno dei Paesi più ambiziosi ed interessanti tra i nuovi dell’Unione europea, il Brasile è una solida realtà in forte espansione ormai considerata, insieme a Cina e India, una nuova potenza economica, senza contare la presenza 25 milioni di abitanti di origine italiana”.
Alla missione partecipano tra gli altri, l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Verticelli (nella foto), accompagnato dal direttore della Direzione Agricoltura Mario Pastore e dal direttore generale dell’Arssa Donatantonio De Falcis, ricevuti dal presidente della Feabra Franco Marchetti e da Rita Blasioli Costa presidente (abruzzese) del Comites di San Paolo, entrambi componenti il Cram per il Brasile. Nel più grande Paese sudamericano, infatti, il valore aggiunto nell’organizzazione delle due piattaforme è stato dato proprio dalla rete degli abruzzesi presenti in Brasile.
A disposizione delle imprese abruzzesi decise ad affrontare questi mercati – in particolare per il Brasile dove vige una complessa legislazione relativa ai prodotti alimentari – le piattaforme “By Abruzzo” prevedono la fornitura di servizi primari di accoglienza e di segreteria generale e servizi di base come l’istruttoria amministrativa gratuita per l’accreditamento dei prodotti aziendali (escluse imposte e tasse dovute allo stato di destinazione); la fornitura di database di importatori, ristoratori, albergatori, operatori della Gdo, utile per facilitare la penetrazione sul mercato; l’assistenza alla dogana per le merci e supporto alla stipula di accordi con operatori della logistica; lo stoccaggio minimo di prodotti; l’organizzazione, nell’ambito dell’allestimento espositivo dei prodotti agroalimentari regionali previsto all’interno delle showroom “By Abruzzo”, di incontri, degustazioni guidate e iniziative di formazione riservate agli operatori del settore privato e al pubblico. Su richiesta possono essere attivati ulteriori servizi come il supporto alla selezione di prestazioni specialistiche (servizi legali, assicurativi, bancari, comunicazione, pubblicità, etc…).
E’ probabile che saranno proprio vino e pasta, seguiti dai prodotti dolciari, dall’olio d’oliva e dalle conserve le teste di ponte per affermare l’intero paniere agroalimentare abruzzese: accanto all’antica tradizione pastaia – che con i marchi De Cecco, Delverde, Cocco, tutti del famoso polo di Fara S. Martino, ha già penetrato buona parte del mercato – saranno trainanti sicuramente i vini doc e docg abruzzesi, forti dei successi riportati alle ultime edizioni di Vinitaly e del favorevole rapporto qualità/prezzo: se il vino italiano arriva dopo Cile e Argentina con una quota di mercato del 16% (ed un prezzo medio di 7-8 euro) il Montepulciano d’Abruzzo figura attualmente ai primissimi posti insieme a Lambrusco ed Amarone della Valpolicella, anche in virtù del fatto che i consumatori brasiliani preferiscono il rosso.