Dragaggio mancato: i pescherecci dicono addio a Pescara

13 Gennaio 2012   10:52  

Oltre cinquanta pescherecci si sono spostati oggi in segno di protesta dal porto di Pescara a quello di Ortona (in provincia di Chieti). Lo scalo pescarese, diventato impraticabile per i fondali insabbiati, non e' ritenuto piu' sicuro dalla marineria che quindi ha deciso di spostarsi in un altro porto, anche se non sembra ci sia spazio per tutti.

L'arrivo a Ortona e' avvenuto alle 9 e ad attendere i pescaresi c'erano il sindaco e il comandante della capitaneria di porto che sono stati "ospitali al massimo", dice Francesco Scordella in rappresentanza degli armatori pescaresi.

Il porto di Pescara e' rimasto quindi senza neanche un peschereccio (sono solo tre le imbarcazioni ancora a Pescara ma perche' non sono in grado di muoversi). Ora armatori e pescatori stanno tornando in massa a Pescara, in auto, per radunarsi sotto al palazzo della Provincia, dove si terra' un incontro tecnico relativo al dragaggio del porto (bloccato dalla Procura dell'Aquila perche' il materiale da dragare sarebbe contaminato da Ddt, contrariamente a quanto appurato dall'Agenzia regionale di tutela ambientale).

"Ora - dice Scordella - aspettiamo notizie buone dal commissario del dragaggio Guerino Testa. Ma gia' sappiamo che fine faremo''.


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