La marineria di Pescara e le imprese di servizi portuali chiedono alle istituzioni un ulteriore sostegno per fronteggiare la drammatica situazione del blocco delle attività a causa del porto chiuso.
Il fermo pesca terminerà all'inizio di dicembre ma per allora non sarà possibile tornare in mare perchè i lavori di dragaggio, promossi dal ministero, non saranno ancora cominciati.
Oggi, nel corso di un incontro in Regione, gli operatori hanno saputo che "le buste relative alle offerte per la gara di dragaggio saranno aperte il 28 novembre e dopo l'individuazione del vincitore si procederà all'affidamento dei lavori e alla consegna degli stessi" - si legge in una nota -.
Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, gli assessori Mauro Febbo e Carlo Masci e il consigliere Lorenzo Sospiri hanno registrato le richieste degli operatori, che sollecitano alle istituzioni locali di attivarsi in tutti i modi possibili, anche presso il Governo centrale, affinchè vengano individuate nuove forme di sostegno per tutti gli operatori che stanno subendo questa situazione - compresi i dipendenti - anche attraverso una moratoria. Vogliono sapere, poi, il cronoprogramma esatto dei lavori perchè temono che prima della seconda metà di gennaio non si cominci a scavare.
La Regione, insieme al presidente della Provincia Testa, al sindaco Albore Mascia, e al presidente della Camera di commercio Becci, hanno assicurato che si "adopereranno a stretto giro per rispondere anche in questa occasione alle istanze degli operatori" e la prossima settimana incontreranno di nuovo le categorie per fare il punto della situazione.
Alla riunione hanno partecipato, su richiesta della marineria, Augusto De Sanctis del Wwf, Carla Giansante dello Zooprofilattico, e il geologo Francesco Di Donato, che hanno studiato con attenzione il bando di gara del Provveditorato alle opere pubbliche, e il comandante della Capitaneria di porto Pozzolano.