Dramma Morosini: "Ciao Moro", l'ultimo saluto di Livorno

17 Aprile 2012   17:37  

"Ciao Moro" e' stato l'ultimo saluto della citta' e dei tifosi di Livorno al compianto Piermario Morosini. Un breve, intenso e doloroso saluto al venticinquenne bergamasco da parte della citta' che da due mesi e mezzo lo aveva adottato, visto che dallo scorso fine gennaio era diventato un giocatore amaranto.

Alla fine erano circa 7-8 mila i livornesi che hanno fatto da scenario alla veglia funebre, evento che ha anticipato poi la ripartenza della salma verso Bergamo, dove giovedi' saranno celebrati i funerali. Dopo l'apertura del grande cancello della 'gradinata Nord', il carro funebre che trasportava il feretro del giocatore amaranto, ha fatto il suo ingresso nello stadio "Picchi", transitando lentamente sotto la curva gremita di tifosi.

Proprio i supporter amaranto hanno intonato diversi cori dedicati all'ex centrocampista a disposizione del tecnico Armando Madonna, alternati a brani diffusi dagli altoparlanti dello stadio dei cantanti Jovanotti e Luciano Ligabue, i suoi preferiti.

Presenti in tribuna autorita', oltre al presidente Aldo Spinelli, anche il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, e l'Empoli calcio, con la rosa al suo completo, lo staff tecnico ed il direttore generale Pino Vitale. "Nell'amore noi siamo salvi, nell'amore noi ricordiamo il nostro fratello, che continua a vivere - sono le parole pronunciate, pochi istanti prima della benedizione della salma, dal vescovo di Livorno monsignor Simone Giusti - Tu continuerai a essere, ma solo nell'amore. Buon viaggio".

I giocatori del Livorno hanno seguito la breve cerimonia funebre da bordo campo, indossando tutti la maglia numero venticinque con la scritta Morosini sulle spalle, ed una loro rappresentanza, fra cui il campione del mondo Simone Barone, ha deposto una corona sulla bara, oltre ai 'cuscini' giunti dal presidente della Repubblica, dal Comune di Livorno e dall'Arma dei Carabinieri.

Il carro funebre ha poi percorso l'altra meta' della pista di atletica, facendo ritorno verso il cancello, da cui e' uscito per ripartire verso Bergamo. I giocatori del Livorno hanno lasciato lo stadio a bordo del pullman sociale, fra gli applausi e al grido della folla "forza ragazzi".

"Non ci sono parole per descrivere il mio dolore - ha detto all'uscita dal Picchi il presidente amaranto Aldo Spinelli - E' un qualcosa che mi colpisce dentro, e che sicuramente mi segnera' per sempre. Grazie alla citta' di Livorno per la risposta data nella giornata di oggi, e' stata quella che mi aspettavo".

"Quanto fatto oggi da Livorno e' stato un gesto d'affetto verso un ragazzo che era stato adottato da tutta la citta'", ha aggiunto il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi. Nel frattempo, su iniziativa della tifoseria amaranto un settore dello stadio verra' intitolato alla memoria di Piermario Morosini, e nel corso di un incontro che si svolgera' nelle prossime ore nel comune della citta' labronica verra' definita la partecipazione di una rappresentanza dei supporter amaranto ai funerali dello stesso giocatore.


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