Dramma Morosini: al vaglio le cartelle cliniche del ragazzo

24 Aprile 2012   13:04  

Circa tre ore! Tanto è durata ieri l’audizione del medico sociale del Livorno, Manlio Porcellini in merito alla morte dello sfortunato calciatore Piermario Morosini colto da un improvviso malore allo stadio Adriatico Cornacchia. Oltre al medico del Livorno sono stati ascoltati negli uffici della Doigos anche i massaggiatori della squadra amaranto Gianni Scappini e Giacomo Bolognesi per ricostruire quanto è successo in quei drammatici minuti e sul perché non sia stato utilizzato il defibrillatore.

 
Il dottor Porcellini, come è noto, è stato tra i primi a soccorrere lo sfortunato centravanti ed il PM Valentina D’Agostino ha voluto sentirlo in qualità di teste. L’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Pescara intende stabilire quali siano state le esatte cause della morte e se ci siano stati ritardi nei soccorsi. In particolare Porcellini avrebbe chiarito le circostanze del suo intervento ed il motivo per cui abbia deciso che non fosse necessario l’uso del defibrillatore. La Digos ha anche acquisito le cartelle cliniche del giocatore presso le società sportive del Livorno e dell’Udinese. All’audizione in Questura, presente anche il medico legale Cristian D’Ovidio. Il perito nominato dalla Procura pescarese che ha eseguito alcuni giorni fa l’esame autoptico, ha 60 giorni di tempo per stilare il parere sulla morte di Morosini e presentare al magistrato le sue conclusioni. Non è escluso che D'Ovidio abbia esaminato con Porcellini anche la voluminosa documentazione prelevata nei giorni scorsi in giro per l'Italia nei luoghi dove aveva giocato Morosini, ossia cartelle cliniche e esami di vario genere. Ma la presenza di medico legale D'Ovidio, assolutamente nella norma, è servita soprattutto per ascoltare quanto aveva da dichiarare Porcellini e raccogliere la versione medica del collega, compito del quale è stato incaricato dalla stessa Procura.


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