Due Euro in Più Per il Piattino al Bar! Scandalo in Liguria
L'estate del 2023 continua a portare sorprese e polemiche nelle trattorie italiane, con ulteriori episodi di addebiti discutibili sul conto dei clienti. Dopo l'eccezionale caso che ha coinvolto un bar a Como, dove sono stati aggiunti due euro al conto di un cliente per aver chiesto di tagliare a metà un toast, emerge ora un'altra situazione simile, stavolta in Liguria. La nota giornalista Selvaggia Lucarelli è stata la prima a rendere noto il nuovo caso, condividendo uno scontrino esplicito sui suoi canali social.
Il ristorante coinvolto in questa controversia è l'"Osteria del cavolo" a Finale Ligure. Lo scontrino pubblicato da Lucarelli rivela che una madre aveva richiesto un piattino per far assaggiare un po' di trofie al pesto alla sua bambina di tre anni, che aveva già mangiato. Tuttavia, la richiesta apparentemente innocente ha portato a un addebito aggiuntivo di due euro sul conto, oltre al già previsto coperto. Questo episodio ha suscitato indignazione tra i clienti e ha innescato un dibattito sull'etica dei prezzi nei ristoranti.
La reazione dei lettori ai canali social di Lucarelli è stata immediata e accesa. Molti utenti hanno espresso il loro disappunto per questa pratica, definendola ingiusta e scorretta. Si è aperto un confronto su questioni come la legalità di tale addebito e la trasparenza nei costi. Alcuni hanno persino suggerito che ristoranti che adottano tali politiche meritevoli di fallire.
Questa nuova controversia si aggiunge a un episodio simile verificatosi poche ore prima in un bar a Gera Lario, nel comasco, dove è stato addebitato un sovrapprezzo di due euro a una coppia che aveva chiesto di tagliare a metà un toast. In quel caso, il titolare del bar aveva giustificato l'addebito aggiuntivo spiegando che dividere il toast richiedeva risorse aggiuntive.
L'attenzione su questi episodi evidenzia la crescente sensibilità dei consumatori riguardo alle pratiche di prezzo e ai costi aggiuntivi nei ristoranti. Questi recenti casi suscitano interrogativi sulle prassi commerciali dei locali e sollevano importanti dibattiti sulla trasparenza, l'equità e l'etica nei servizi di ristorazione.
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