E' iniziata alle 9 l'autopsia di Adele Tumini, la donna uccisa insieme al marito Emidio Del Vecchio sabato pomeriggio nella propria abitazione di Vasto.
Ieri l'esame autoptico del marito, andato avanti per 6 ore nell'obitorio dell'ospedale di Vasto, ha chiarito la causa del decesso dell'anziano per "trauma da lacerazione cardio polmonari".
Decine le coltellate refertate, ma in particolare sono state 4 le coltellate sicuramente mortali inferte al cuore con delle lacerazioni da taglio "molto profonde", come sottolineano gli inquirenti.
La Procura di Vasto ha incaricato delle due autopsie il medico legale Pietro Falco.
Marco Del Vecchio, (nella foto) il giovane di 37 anni di Vasto che secondo gli investigatori ha ucciso i genitori Emilio ed Adele avrebbe agito con lucida determinazione.
Il giovane, nella serata di sabato, avrebbe potuto uccidere anche la sorella Nicoletta se questa non si fosse presentata nell’abitazione di via Anghella in compagnia del marito.
La donna, infatti, allarmata dal fatto che i genitori non rispondevano al telefono, nella tarda serata di sabato aveva deciso di andare a rendersi conto di persona della situazione raggiungendo l’appartamentino al piano terra del condominio di via Anghella dove vivevano il papà, la mamma ed il fratello Marco.
Ed è stato proprio Marco ad aprire la porta dell’abitazione dicendo alla sorella che i genitori erano usciti per andare in Chiesa, nella Parrocchia di San Paolo, per rendere omaggio alla reliquia del Beato Giovanni Paolo II.
Marco ha evitato di far entrare nell’appartamento la sorella. Secondo gli investigatori il giovane aveva già ucciso i genitori ed in quelle ore era impegnato nella eliminazione del sangue presente all’interno dell’abitazione.
Agli occhi dei primi militari che sono entrati nell’abitazione di via Anghella si è presentato uno spettacolo orribile. Sotto il letto di Marco Del Vecchio giaceva il corpo massacrato di coltellate del padre Emilio. In un’altra stanza giaceva il cadavere della madre Adele.