E se nascesse una 'Santoro tv'?

Il giornalista pronto a rilevare 'Red tv'

19 Maggio 2010   09:50  

Michele Santoro ha risolto consensualmente il suo contratto con la Rai, e per i corridoi di viale Mazzini cominciano a circolare voci insistenti sulla nascita di una tv di proprietà del giornalista. L'indiscrezione era già stata messa in circolazione da Libero e Il Giornale, ma nessuno aveva creduto più di tanto a quanto riportato dai due quotidiani.


Quella che per convenienza chiameremo la "Santoro tv" sarà l'evoluzione di un'emittente già esistente, "Red Tv", mandata sul satellite da Massimo D'Alema per far sentire la voce dei suoi fedelissimi all'interno del Pd, quando il segretario era Walter Veltroni. Poi, con l'avvento di Bersani, il politico ha abbandonato i progetti da imprenditore ed ha lasciato l'operazione in balia di sè stessa, con i redattori in cassa integrazione. Allora il buon Michele sembrerebbe pronto a rilevarla con il prezioso aiuto del magnate Renato Soru, ex Presidente della Regione Sardegna e fondatore di Tiscali.


La nascita della nuova tv sarebbe stata ispirata dall'ottimo successo ottenuto da "Rai per una notte", l'evento del 25 marzo organizzato per protestare contro il blocco dell'informazione capace di ottenere risultati auditel formidabili grazie alla messa in onda su tv private, digitali e satellitari. Con l'addio di Santoro alla Rai, sparirà dai palinsesti anche "Annozero", ma grazie alla futura emittente, ci sarebbe una casa ospitale per personaggi scomodi come Marco Travaglio e Daniele Luttazzi. La sfida alle reti di Stato ha inizio (?).

 

Francesco Balzano


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