Elezioni L'Aquila, Di Cesare: "La nostra parola, il nostro impegno"

L'intervento

18 Febbraio 2012   14:12  

"Rifondare per ricostruire abbiamo più volte detto. Nella convinzione che occorre partire dalle fondamenta su cui poggiano le nostre comunità smarrite per ricostruire qualcosa che vada oltre gli ingorghi di cemento e lamiere intorno ai centri commerciali". Lo dice Ettore Di Cesare, candidato sindaco di Appello per L'Aquila.

"I discorsi che facciamo e le parole che usiamo - continua - determinano il dibattito pubblico intorno a cosa e come possiamo ricostruire.

Le parole usate per nascondere le intenzioni invece che per rivelare realtà aggiungono distruzione alle macerie.

E l'etica della politica non può che essere prima di tutto l'etica e la sincerità di quello che diciamo.

Ecco perché cerchiamo di non abusare delle parole, e di condividerne il senso e la portata con tutti quelli al nostro discorso.

Le parole ci impegnano e vogliamo che i nostri impegni ci vengano sempre ricordati.

Per quanto ci riguarda ci siamo dati tre regole basilari.

La prima: parlare chiaramente e con competenza e non 'dire a nuora perché suocera intenda'. Le nostre parole non hanno bisogno di interpretazioni politiche, dispiacerà agli adepti di Sant'Agnese, siamo certi sia apprezzato dai cittadini.

La seconda è rispettare ciò che si dice e si firma, una questione di credibilità personale che inciderà anche nell'attendibilità delle del nostro programma.

Quando mesi fa abbiamo sottoscritto l'Appello per L'Aquila scrivemmo inequivocabilmente che avremmo formato una coalizione di liste civiche dagli schieramenti dei partiti, a sostegno di un'unica candidata candidato Sindaco scelto con modalità condivise da tutti i partecipanti.

E' quello che stiamo facendo.

La terza - spiega ancora Di Cesare - è dichiarare con limpidezza che uso faremo dei voti che sapremo raccogliere. Quelli di Appello per L'Aquila serviranno a governare la città se vinceremo, in caso contrario daranno forza all'opposizione. Quindi nessun mercato di poltrone in caso di ballottaggio. Nessuno, perché i cittadini meritano rispetto.

Sulla base di questi chiari presupposti ci stiamo dedicando alle proposte concrete per la rifondazione dei nostri territori, evitando l'arena della polemica politica e della 'risposta alla dichiarazione di …' che serve solo per avere qualche spazio sulla stampa.

Preferiamo il confronto sulle idee e sui beni comuni, e il contatto diretto con le persone: i nostri gruppi tematici lavorano da mesi in questa , potendo contare sulla partecipazione di moltissimi cittadini. Nella sede arancione di via Garibaldi 21 si entra senza chiedere permesso.

Crediamo che il rinnovamento della politica, il superamento della delega passiva e l'avvio di una grande stagione di partecipazione, debbano necessariamente passare anche di qui, oltre che dalla totale trasparenza dei finanziamenti delle campagne elettorali.

E' una questione troppo importante che va oltre le elezioni e riguarda la natura stessa della nostra democrazia.

Noi - conclude Di Cesare - questo nuovo modo di essere in politica lo stiamo praticando tutti i giorni, in tanti e per davvero".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore