Elezioni L'Aquila, con Liris la riscossa dei giovani contro "padri nobili" e "vecchi tromboni"

06 Settembre 2011   08:00  

E' saltato l'incontro che nel week end avrebbe dovuto tenersi a Roma tra i maggiorenti del Pdl abruzzese e aquilano per intavolare, almeno in forma ufficiale, la discussione sul candidato sindaco del centrodestra alle elezioni dell'Aquila.

Quel che sembra certo, ad oggi, è che saranno le primarie a scegliere il nome dell'aspirante primo cittadino. D'altra parte, è questa l'indicazione del nuovo segretario Angelino Alfano.

Anche se molti nel Pdl lasciano intendere che le primarie sono proprio l'ultima carta da giocarsi, solo, insomma, se nel frattempo non si dovesse raggiungere alcun accordo. E l'accordo, in questo caso, è quello sul nome di Giorgio De Matteis.

Se il vice presidente del Consiglio regionale non dovesse trovare, come sembra, il consenso del Pdl, o almeno di parte di esso, allora l'intera coalizione sceglierà attraverso le primarie il proprio candidato.

Lo strumento, tra l'altro, è già stato salutato con favore dagli alleati de La Destra di Luigi D'Eramo.

Parola ai cittadini, dunque, solo laddove non arrivano i partiti, come sembra confermare sottovoce anche Luca Ricciuti. Altrimenti, tanto meglio sbrigarsela in casa.

Ma se primarie dovesse essere, non fa mistero di essere pronto a scendere in campo l'assessore provinciale Guido Liris. Attorno a lui sembra si muovano già gruppi organizzati di trentenni, del mondo delle professioni ma non solo.

Lo spirito è quello di scansare la vecchia guardia, quelli che calcano la scena da un trentennio. E' la riscossa della nuova generazione, per mettere da parte i "vecchi tromboni" - accezione usata nei confronti degli avversari che si declina in "padri nobili" se ci si riferisce ai propri mentori.

Sul fronte opposto, intanto, sembra deciso a ricandidarsi Massimo Cialente. Il sindaco, ospite de L'Irriverente, oltre a confermare le due indiscrezioni pubblicate da Abruzzo24ore.tv sul sondaggio Tecnè e sulla "confessione" a Letta, a proposito di De Matteis ha detto: "Credo che Gianni Chiodi ci tenga molto, individua Giorgio come il più forte candidato del centrodestra". E venendo da un avversario politico, la valutazione ha i requisiti per essere schietta e genuina.

Marco Signori


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