Emergenza neve in Abruzzo: danni per 240 milioni di euro, confidando nell'aiuto dell'Europa

29 Marzo 2012   13:48  

La neve prima poi si scioglie, prima o poi le nubi se ne vanno e torna a splendere il sole. I danni e le fatture invece restano. E quelle relative all'eccezione nevicata di febbraio che ha investito l'Abruzzo sono davvero notevoli: parliamo di ben 240 milioni euro, cifra che ricomprende i costi sostenuti per gli interventi nella fase di emergenza, e la stima dei danni. I numeri sono stati forniti oggi dall'assessore regionale alla protezione civile Gianfranco Giuliante.

Scendendo nel dettaglio: gli interventi di prima emergenza sono costati complessivamente circa 73 milioni di euro, di cui 52 sono le spese sostenute dai 279 comuni , più gli altri enti locali.

 Per quanto riguarda invece la stima dei danni: quelli al  comparto agricolo  e zootecnico ammontano a 22,7 milioni di euro, per la viabilità da ripristinare e mettere in sicurezza serviranno 26 milioni,  per impianti idrici,2,2 milioni, per rete elettrica 922mila euro, 10 milioni è la stima dei danni agli edifici, 614 mila euro serviranno per risarcire le attività produttive. Il conto salatissimo,  corredato di puntuale   rendicontazione è stata girata  al governo italiano e a Bruxelles, al fine di accedere al Fondo europeo di solidarietà, lo stesso che è stato attivato a seguito del sisma del sei aprile, per un importo di quasi 500milioni di euro. 

E a proposito di calamità, l'assessore Giuliante apprezza la modifica seppur parziale che il governo Monti ha apportato alla cosiddetta tassa delle disgrazie, secondo cui, in una prima versione: i costi dell'emergenza e del ristori dei danni sarebbero stati messi a carico della Regione colpita, attraverso un aumento pesante dell'accisa sulla benzina per i suoi cittadini. Le accise aumenteranno, ma spalmate in tutto il Paese, per rinpinguare un fondo nazionale per le calamità.

F.t.

immagini e montaggio Marialaura Carducci


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