Emilio Fede tenta di portare 2,5min in Svizzera ma la banca rifiuta. Replica: "Una balla colossale"

Un'indagine della GdF

27 Marzo 2012   13:55  

Stando a quanto si apprende dall'Ansa, l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza stanno eseguendo una serie di verifiche su una vicenda che ha per protagonista Emilio Fede. Circa tre mesi fa, il direttore del Tg4 si sarebbe presentato, accompagnato da un'altra persona, presso la filiale di un istituto di credito di Lugano con in mano una valigetta contenente 2,5 milioni di euro in contante, non accettati, però, dalla banca.


Tale notizia è stata ripresa da alcuni quotidiani, che hanno parlato di una segnalazione, arrivata in Italia lo scorso gennaio, partita da dipendente della banca elvetica, il quale ha chiesto l'intervento delle autorità di controllo.
Probabilmente, la banca non ha accettato la somma di denaro per via del gran clamore suscitato dalla vicenda che vede Emilio Fede già indagato per favoreggiamento della prostituzione  per le feste organizzate nelle residenze dell'ex capo del governo Silvio Berlusconi e per concorso in bancarotta fraudolenta dalla magistratura milanese con l'agente dello spettacolo Lele Mora.


La replica di Emilio Fede non si è fatta attendere. Il direttore del Tg4, infatti, ha smentito categoricamente la notizia: "Una balla colossale, che non regge. Frutto di una precisa strategia costruita a tavolino. Sono vittima di un preciso complotto, che mi fa paura".


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