Eurispes, crisi colpisce anche amanti animali, meno "pet" in casa

30 Gennaio 2015   12:11  

Gli animali sono sempre molto amati dagli italiani che si schierano contro la produzione di pellicce, sperimentazione o caccia ma cala il numero di persone che dichiara di averli 'adottati' nelle loro case: 33% contro una presenza di animali domestici che registro' un picco nel 2013 (55,3%).

Emerge dal rapporto Eurispes in cui si sottolinea che probabilmente a essere diminuito negli italiani non sia l'affetto verso il mondo animale, ma la disponibilita' economica.

Tra coloro che negli anni passati sostenevano di ospitare in casa propria piu' di un animale, la tendenza oggi potrebbe essere quella, per motivazioni prettamente economiche, di non "rimpiazzare" gli animali che muoiono. 

Allo stesso tempo, come segnalato nell'indagine Eurispes con i veterinari del Fnovi, la tendenza alle adozioni o ad accogliere un animale in casa si e' molto contratta.

Nelle nostre case trovano posto soprattutto cani (63,1%) e gatti (41%). La stragrande maggioranza (81,9%) di chi ha un animale non oltrepassa la soglia dei 50 euro mensili per le spese dedicate al proprio pet.

A conferma che gli animali siano comunque amatissimi, i risultati della sezione del sondaggio di quest'anno dedicata ai temi e valori etici riferibili al mondo animale. Gli italiani si schierano contro l'attivita' legata alla produzione di pellicce utilizzando animali (90,7%), la sperimentazione (87%), la caccia (78,8%), i circhi (68,3%) e i delfinari (64,8%).

Inoltre, sono favorevoli all'accesso degli animali da compagnia nei luoghi pubblici (56,5%) e nelle strutture ricettive (56,8%), e caldeggiano una legge che equipari gli equidi (cavalli, asini, ecc.) agli animali da affezione e impedirne la macellazione (64,4%). Gli zoo restano amati da circa la meta' del Paese (46,7%), nonostante anche questo dato sia in calo rispetto all'anno passato in cui si attestava a quota 56,2% (-9,5%).


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